Francesco: «Sempre vivo nel mio cuore il pensiero per l’Ucraina»
Al termine dell’Angelus del 12 giugno, il ricordo della guerra e l’appello: «Non abituiamoci a questa tragica realtà!». L’annuncio del rinvio del viaggio in Africa, «a causa dei problemi alla gamba»
Alle circa 20mila persone che affollavano piazza San Pietro ieri, 12 giugno, solennità della Santissima Trinità, Papa Francesco ha rinnovato l’invito a non dimenticare l’Ucraina devastata da 108 giorni di conflitto armato con la Russia. «È sempre vivo nel mio cuore il pensiero per la popolazione ucraina, afflitta dalla guerra – ha ribadito -. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata – l’appello del pontefice -. Per favore, non abituiamoci a questa tragica realtà! Abbiamola sempre nel cuore. Preghiamo e lottiamo per la pace», l’esortazione rivolta ai fedeli.
Nelle parole di Bergoglio, anche l’appello contro il lavoro minorile, nella Giornata dedicata al contrasto al fenomeno. «Impegniamoci tutti per eliminare questa piaga, perché nessun bambino o bambina sia privato dei suoi diritti fondamentali e costretto o costretta a lavorare – ha esortato il Papa -. Quella dei minori sfruttati per il lavoro è una realtà drammatica che ci interpella tutti». Da ultimo, rivolto alle popolazioni e alle autorità di Repubblica democratica del Congo e Sud Sudan, Francesco ha annunciato che «con grande dispiacere, a causa dei problemi alla gamba, ho dovuto rinviare la mia visita nei vostri Paesi, programmata per i primi giorni di luglio. Provo davvero un grande rammarico per aver dovuto rinviare questo viaggio, a cui tengo moltissimo – ha aggiunto -. Vi chiedo scusa per questo. Preghiamo insieme perché, con l’aiuto di Dio e delle cure mediche, io possa venire tra voi al più presto. Siamo fiduciosi!».
13 giugno 2022