Francesco: «Preghiamo per la pace in Perù e in Ucraina»

Le parole al termine dell’Angelus, a partire dalla preoccupazione per il Caucaso meridionale. «Chiedo a chi è coinvolto di impegnarsi a trovare soluzioni pacifiche»

Al termine dell’Angelus di ieri, 18 dicembre, Francesco ha comunicato ai fedeli e ai pellegrini riuniti in piazza San Pietro la sua preoccupazione per la situazione di crisi nel Corridoio di Lachin, nel Caucaso meridionale. «In particolare – ha detto – sono preoccupato per le precarie condizioni umanitarie delle popolazioni, che rischiano ulteriormente di deteriorarsi nel corso della stagione invernale. Chiedo a tutti coloro che sono coinvolti di impegnarsi a trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone», l’appello.

Il Papa ha invitato quindi a pregare «per la pace in Perù, affinché cessino le violenze nel Paese e si intraprenda la via del dialogo per superare la crisi politica e sociale che affligge la popolazione». E dopo il saluto rivolto ai pellegrini presenti – fra cui quelli della parrocchia romana dei Santi Protomartiri -, ha aggiunto un ulteriore invito alla preghiera ancora una volta per l’Ucraina. «Alla Vergine Maria, che la liturgia ci invita a contemplare in questa quarta domenica di Avvento, chiediamo di toccare i cuori di quanti possono fermare la guerra in Ucraina – le sue parole -. Non dimentichiamo la sofferenza di quel popolo, specialmente dei bambini, degli anziani, delle persone malate. Preghiamo, preghiamo!».

19 dicembre 2022