Francesco: «Porto dentro di me il dolore dell’Ucraina»

Al termine dell’udienza generale, la preghiera per la «cara e martoriata» popolazione ucraina: «Cessi la violenza e si possa costruire una convivenza pacifica nella giustizia»

Prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana, che chiudono come di consueto l’appuntamento dell’udienza generale in piazza San Pietro, Francesco è tornato nuovamente a spendere parole per l’Ucraina. «Porto sempre nel cuore il popolo ucraino, specialmente gli abitanti delle località sulle quali si sono accaniti i bombardamenti – ha detto -. Porto dentro di me il loro dolore e per intercessione della Santa Madre di Dio lo presento nella preghiera al Signore. Egli sempre ascolta il grido dei poveri che lo invocano». Quindi, l’invocazione: «Possa il suo Spirito trasformare i cuori di quanti hanno in mano le sorti della guerra, perché cessi la violenza e si possa costruire una convivenza pacifica nella giustizia».

Ai fedeli italiani Francesco ha rinnovato anche il ricordo della memoria liturgica di san Giovanni XXIII, celebrata ieri, 11 ottobre. Il Papa santo, ha detto, «servì con esemplare dedizione Cristo e la Chiesa, adoperandosi con sollecitudine per la salvezza delle anime e per la pace nel mondo. La sua protezione aiuti tutti voi nello sforzo di quotidiana fedeltà a Cristo e sostenga quanti soffrono a causa delle guerre, in particolare la cara e martoriata popolazione ucraina».

12 ottobre 2022