Francesco: «Non si usi il grano come arma di guerra!»
L’appello al termine dell’udienza generale, a partire dalla «grande preoccupazione» per il blocco delle esportazioni dall’Ucraina. «Rimaniamo uniti a Maria nell’insistente domanda per la pace»
«Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra!». È l’appello lanciato da Papa Francesco questa mattina, 1° giugno, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, dopo il saluto ai fedeli di lingua italiana, che come consuetudine conclude l’appuntamento del mercoledì mattina. «Desta grande preoccupazione il blocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina, da cui dipende la vita di milioni di persone, specialmente dei Paesi più poveri – ha affermato Francesco -. Rivolgo un accorato appello affinché si faccia ogni sforzo per risolvere tale questione e per garantire il diritto umano e universale a nutrirsi».
Poco prima, nel saluto ai fedeli di lingua portoghese, il pontefice aveva ricordato la preghiera di ieri, 31 maggio, a chiusura del mese mariano. «Abbiamo rivolto alla Madonna la nostra insistente domanda per la pace – le sue parole -. Rimaniamo uniti a lei, nell’attesa di una nuova Pentecoste, chiedendo che il dono dello Spirito Santo ci faccia riscoprire sentieri di dialogo e di unità», è l’esortazione di Francesco. Del dono del Paraclito ha parlato anche agli italiani, ricordando che domenica prossima, 5 giugno, la Chiesa celebrerà la solennità di Pentecoste. «Lo Spirito Santo sia per voi, giovani, come “vento e fuoco” che vi preserva dal torpore, spingendovi all’amore dei grandi ideali e all’impegno per la Chiesa e la società – l’augurio -. Sia per voi, anziani e ammalati, il “Consolatore” che vi accompagna nella fatica quotidiana, dandovi la certezza dell’amore di Dio. Sia per voi, sposi novelli, fonte di “comunione” che vi faccia crescere nell’amore reciproco».
1° giugno 2022