«Da giovedì a domenica prossima avrà luogo in Vaticano un incontro dei presidenti di tutte le Conferenze episcopali sul tema della protezione dei minori nella Chiesa. Invito a pregare per questo appuntamento, che ho voluto come atto di forte responsabilità pastorale davanti a una sfida urgente del nostro tempo». Con queste parole ieri, 17 febbraio, al termine della preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro, Francesco ha annunciato il summit da lui stesso convocato e al quale è annunciata la sua partecipazione in ogni momento.

Un appello alla preghiera, quello del Papa, raccolto immediatamente dall’associazione Meter, la onlus fondata dal sacerdote siciliano don Fortunato Di Noto, da 30 anni impegnata nella lotta alla pedofilia, alla pedopornografia e agli abusi sui minori. «È un invito – dichiara don Di Noto – che non può essere delegato solo ai leader della Chiesa cattolica ma riguarda tutto  il Popolo di Dio affinché possa prendere sempre più coscienza di questo fenomeno, tragico e grave. Il grido di dolore dei piccoli e di chi non ha mai avuto occasione di essere accolto e ascoltato è diventata preghiera, è rivoluzione dell’Amore».

Proprio le vittime di abusi infatti hanno scritto le loro preghiere, che l’associazione rilancia all’attenzione di tutti, ricordando anche l’appuntamento con la XXIII Giornata dedicata ai bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia, in programma a San Pietro il 5 maggio. «Donaci, o Signore, di servire sempre la promozione dell’amore e del rispetto per i piccoli, tuoi prediletti, e suscita servitori amorevoli e responsabili che impediscano gli abusi nella Chiesa e nella società», è il testo della prima preghiera. La seconda è dedicata ai «bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza:  perché possano sentire  l’amore di Dio e le loro ferite possano essere guarite e risanate – recita l’intenzione -. Donaci la generosità, la sapienza e la forza per servire l’infanzia nella Chiesa e nella società. Non permettere che ci distraiamo e cediamo all’indifferenza e al silenzio, ma con passione e generosità offriamo tempo e risorse umane e spirituali alla Tua opera d’amore per i piccoli e i deboli».

Ancora, la terza preghiera è «Per la Chiesa e le comunità cristiane e per coloro che lavorano con i bambini, perché il Signore rinnovi la loro forza e li guidi nel lavoro che compiono». Quindi si propone di pregare « perché la Chiesa comprenda che servire l’infanzia non è una moda transitoria ma un opera permanente e offra sempre e dovunque concreti segni di amicizia e solidarietà per i i bisogni dei bambini». Infine l’ultima intenzione: « Perché nella chiesa e nella società possano essere destinati maggiori risorse umane e finanziarie ai bisogni dei bambini».

18 febbraio 2019