Francesco in Sicilia, per ricordare padre Puglisi

Il Papa visiterà le diocesi di Piazza Armerina e Palermo il 15 settembre, nel 25° anniversario della morte del parroco di Brancaccio, ucciso dalla mafia. Il postulatore: «Il Vangelo libera laddove la mafia rende schiavi»

La notizia è stata diffusa dalla Sala stampa vaticana sabato 26 maggio: Francesco visiterà le diocesi di Piazza Armerina e di Palermo il prossimo 15 settembre, in occasione del 25° anniversario della morte del beato Pino Puglisi. «Proviamo un grande senso di gratitudine nei confronti del Papa – è il commento del vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana -. È un dono inaspettato da parte sua, il dono di dare attenzione al territorio della Sicilia centrale, che purtroppo vive una condizione difficile dal punto di vista economico e dell’emigrazione». Il presule racconta delle «centinaia di famiglie» che «vanno via ogni anno perché qui non si riesce a lavorare. Inoltre, mancano i collegamenti». Questo, spiega, fa del territorio piazzese «una periferia esistenziale pur essendo al centro della Sicilia». Proprio per questo la speranza è che dalla visita del Papa, che incontrerà i fedeli della diocesi alle 9 nella piazza Falcone e Borsellino, «la gente si senta consolata, risollevata e stimolata».

Parla di «meravigliosa sorpresa» anche l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone, postulatore della causa che ha portato al riconoscimento del martirio di don Pino Puglisi. Una visita che «procura una grande gioia e una fortissima emozione in me e in tutti coloro i quali ispirano la loro azione, sociale, cristiana e pastorale alla figura di don Puglisi. Una visita straordinaria, a testimonianza del grande valore e dell’attualità dell’esempio di un prete straordinariamente ordinario». Per l’arcivescovo, l’appuntamento del 15 settembre è «la riaffermazione della vitalità del modello incarnato dal parroco di Brancaccio che vive in pienezza la sua missione in contesti mafiosi». Ancora, è «l’invito ad andare avanti senza cedimenti sulla strada del Vangelo. È la conferma ulteriore che mafia e Chiesa sono in radicale contrasto e opposizione: il Vangelo libera laddove la mafia rende schiavi».

A scandire le tappe della visita del Papa a Palermo, l’arcivescovo Corrado Lorefice. Francesco, spiega, «condividerà il pranzo con alcuni fratelli poveri e migranti, ospiti della missione Speranza e Carità». Il presule ha indicato come primo momento quello a Piazza Armerina, dove Francesco si recherà, alle 9. Da lì si trasferirà a Palermo, dove celebrerà l’Eucaristia. Poi, il pranzo nella missione fondata dal missionario laico Biagio Conte. Un gesto che, sostiene Lorefice, rivela quanto «Francesco parli con i segni che compie». In forma privata, annuncia ancora l’arcivescovo, il pontefice «vorrà poi recarsi nei luoghi del martirio di don Puglisi, a Brancaccio. Quindi, andrà nella chiesa dove don Pino ha esercitato il suo ministero sacerdotale, San Gaetano, e nel luogo in cui fu ucciso, in piazza Anita Garibaldi. Lui è perla del presbiterio palermitano. E noi abbiamo il grande onore di annoverarlo nel nostro presbiterio con la sua fulgida testimonianza». A seguire, il Papa incontrerà il clero, i religiosi e i seminaristi palermitani in cattedrale, dove «si fermerà davanti alla tomba di don Pino».

28 maggio 2018