Francesco: «Il lavoro di riforma va avanti»

Dopo l’Angelus dell’8 novembre il Papa è tornato sulla questione dei documenti vaticani trafugati: «Fatto triste, ma proseguiamo con fiducia»

Al termine dell’Angelus dell’8 novembre il Papa è tornato sulla questione dei documenti vaticani trafugati: «Fatto triste, ma proseguiamo con fiducia»

«So che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. È un atto deplorevole che non aiuta». Francesco è tornato sulla questione dei documenti vaticani trafugati nei mesi scorsi e pubblicati in buona parte in due libri di recente pubblicazione, al termine dell’Angelus di ieri, domenica 8 novembre. E lo ha fatto rassicurando il popolo dei fedeli: il lavoro di riforma della curia vaticana non si ferma.

«Io stesso – ha assicurato il pontefice – avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, e sono state prese delle misure che hanno incominciato a dare dei frutti, anche alcuni visibili». Per questo, ha continuato, «voglio assicurarvi che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi». La Chiesa infatti, «si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Quindi, vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza».

9 novembre 2015