Francesco: «Il Grande Accusatore attacca i vescovi»

Il Pontefice lo ha detto nel corso dell’omelia tenuta a Casa Santa Marta: «La forza del vescovo è quella di essere uomo di preghiera, che si sente scelto da Dio, un uomo in mezzo al popolo»

Sono tempi, questi, in cui «sembra che il Grande Accusatore si sia sciolto e ce l’abbia con i vescovi». Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, nel corso dell’omelia a Casa Santa Marta riflettendo sul ministero dei vescovi. La forza del vescovo è proprio essere «uomo di preghiera, che si sente scelto da Dio, un uomo in mezzo al popolo». È vero, ha proseguito, «ci sono peccatori e cerca di svelare i peccati per scandalizzare il popolo. Il Grande Accusatore che, come lui stesso dice a Dio nel primo capitolo di Giobbe, “gira per il mondo cercando come accusare”».

«La forza del vescovo contro il Grande Accusatore è la preghiera, quella di Gesù su di lui e quella propria; e l’umiltà di sentirsi scelto e rimanere vicino al popolo di Dio, senza andare verso una vita aristocratica che gli toglie questa unzione. Preghiamo, oggi, per i nostri vescovi: per me, per questi che sono qui davanti e per tutti i vescovi del mondo». Il Pontefice ha fatto questa riflessione sull’elezione dei vescovi come Gesù l’ha fatta la prima volta, anche alla luce del fatto che in questo periodo a Roma si stanno facendo tre corsi per i vescovi: uno di aggiornamento per i presuli che hanno fatto 10 anni di episcopato – finito in questi giorni – uno per 74 vescovi che guidano le diocesi dei Territori di missione, che fanno dunque riferimento alla Congregazione di Propaganda Fidae, ed uno con 130-140 vescovi che appartengono alla Congregazione dei Vescovi.

 

11 settembre 2018