Francesco e il treno dei bambini

Accolti dal Papa nella sala Nervi oltre 200 ragazzi, figli di detenuti. Tema di quest’anno il “volo”. Sono arrivati alla stazione vaticana

Accolti dal Papa nella sala Nervi oltre 200 ragazzi, figli di detenuti. Tema di quest’anno il “volo”. Sono arrivati alla stazione vaticana

«Non smettete mai di sognare! Siate capaci di volare liberi con l’aiuto di Gesù, perché lontani da Lui rischiate di avere il cuore di ghiaccio e pietra». Questo il monito di Papa Francesco agli oltre 200 ragazzi accorsi in sala Nervi sabato, 30 maggio, per la terza edizione de “Il treno dei bambini”, organizzata dal “Cortile dei Gentili”, è rivolta a minori in situazioni disagiate, figli e figlie di detenuti e detenute provenienti da Roma, Civitavecchia, Latina, Bari e Trani e portati in Vaticano dalla sezione Unitalsi Roma/Lazio. Quest’anno, il tema dell’appuntamento è stato il “volo”, un modo per alleggerire la quotidianità di piccoli che vivono separati dai genitori.

Bambini emozionati, Santo Padre pure. I piccoli, rispondendo al Papa su “come si vola” hanno detto: «con i sogni». Il Pontefice ha rilanciato: «Con i sogni! E cosa si sogna? Tutto quello che vuoi! E se tu vuoi andare a trovare il tuo papà, la tua mamma,  tua zia, o tuo fratello, puoi andare volando con la fantasia! Adesso vi rivolgo una domanda – ha continuato – una ragazza che non riesce a sognare com’è ?» I bambini in coro hanno ripetuto: «Infelice». «Infelice – ha ripetuto il Papa – perché sognare fa aprire le porte della felicità, mentre chi non sogna ha il cuore chiuso. Un cuore di ghiaccio e pietra». Allora il Papa ha continuato, chiedendo ai bambini quando un cuore diventa duro. Tra le tante risposte, una bambina ha esclamato: «Quando non ascoltiamo la parola di Dio e Gesù». Allora il Santo padre l’ha chiamata vicino a se dicendo: «Hai detto una bella cosa: non smettete mai di sognare e ascoltare la parola di Gesù, perché Lui allarga il cuore e ama tutti».

I bambini hanno fatto il loro ingresso in sala Nervi con tanti aquiloni. Al Papa hanno consegnato diversi regali tra cui braccialetti fatti in carcere dalle madri dei detenuti e tanti disegni. Il Pontefice li ha salutati uno per uno, abbracciato i familiari presenti e con alcuni ha scattato anche delle foto. L’incontro è finito con la preghiera del Padre Nostro e la benedizione del Papa.

 

1 giugno 2015