Francesco convoca i leader cristiani del Sud Sudan

Obiettivo: discutere la cristi che attanaglia il più giovane Stato dell’Africa, dopo che gli accordi di pace dell’agosto 2015 sono stati disattesi

Obiettivo dell’incontro: discutere la cristi che attanaglia il più giovane Stato dell’Africa, dopo che gli accordi di pace dell’agosto 2015 sono stati disattesi

L’arcivescovo cattolico di Juba Paolino Lukudu Loro ha rivelato che Francesco ha invitato in Vaticano i leader religiosi cristiani del Sud Sudan per discutere la gravissima crisi che sta attraversando il più giovane Stato africano. Tra i destinatari dell’invito, l’arcivescovo Daniel Deng Bul, primate della Episcopal Church of Sudan, e Peter Gai, Moderator of the Presbyterian Church in South Sudan and Sudan.

La guerra civile tra il Presidente Salva Kiir e l’ex vice presidente Riek Machar scoppiata nel dicembre 2013 ha messo in ginocchio il giovane Stato, indipendente dal 2011. Gli accordi di pace raggiunti ad agosto 2015 sono stati disattesi e il conflitto è riesploso a luglio quando nella capitale Juba le truppe di Kiir si sono scontrate in accessi combattimenti con quelle di Machar. Un rapporto di Amnesty International reso noto il 25 ottobre accusa le forze governative di aver commesso «deliberate uccisioni di civili, stupri di donne e ragazze e saccheggi» durante gli scontri di luglio a Juba. Contemporaneamente l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani ha lanciato l’allarme sull’ondata di discorsi incitanti all’odio etnico diffusi in diverse aree del Sud Sudan, in particolare nello Stato di Equatoria dove ai primi di ottobre 200 persone sono state uccise su base etnica. Al momento le Chiese cristiane sono impegnate in un progetto di riconciliazione tra le etnie.

26 ottobre 2016