Francesco, Bono Vox e il “potere” delle donne di cambiare il mondo

All’Urbaniana l’incontro del Papa con i giovani di Scholas occurrentes per il lancio del Movimento educativo internazionale e la lezione inaugurale della Scuola Laudato si’. Tra i partecipanti, il leader degli U2 e personalità dell’arte, della musica, dello sport e della società civile

L’educazione delle ragazze come un «superpotere per combattere l’estrema povertà». Il leader della band irlandese degli U2 Bono Vox ne ha parlato ieri, 19 maggio, con Papa Francesco. L’occasione: l’incontro con i giovani di Scholas occurrentes, in occasione del lancio del Movimento educativo internazionale, e la lezione inaugurale della Scuola Laudato si’, tenuta proprio dal pontefice. «Vorrei chiedere a Sua Santità – le parole di Bono – sei lei pensa che le donne e le ragazze abbiano lo stesso ruolo potente per cambiare il mondo e gestire il cambiamento climatico». E Bergoglio ha risposto di sì: generalmente, ha osservato con un sorriso, «parliamo della madre-terra, non del padre-terra». Inoltre, ha aggiunto, le donne hanno il dono naturale di saper cambiare le cose e, alludendo ai primi capitoli del libro della Genesi, ha affermato che «da quel giorno della mela» sono protagoniste.

All’incontro, oltre al leader degli U2, hanno preso parte personalità di spicco dell’arte, della musica, dello sport e della tecnologia, ma anche rappresentanti della società civile di vari Paesi del mondo in cui Scholas è attiva. Con loro, circa 50 studenti da Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Spagna, Haiti, Italia, Messico, Panama, Paraguay, Portogallo e Messico. Per un anno, questi ragazzi saranno impegnati nella cura del Creato, sviluppando progetti di impatto socio-ambientale nelle loro comunità. In particolare, hanno spiegato, andranno in due continenti «per annunciare la Buona Novella e per dire che dobbiamo prenderci cura della Casa comune».

I ragazzi hanno accolto Francesco con uno spettacolo ispirato proprio ai temi della tutela ambientale. Quindi una delle partecipanti gli ha chiesto perché avesse scelto Scholas per portare la Laudato Si’ al mondo. Il Papa ha risposto spiegando che servono «poesia e coraggio» per la cura della Casa comune ma anche per far conoscere l’enciclica. E ancora, bisogna «difendere l’armonia della creazione e le donne sanno di armonia più di quanto sappiamo noi uomini», ha aggiunto. Per questo «Scholas ha la capacità di creare poesia e cambiamento». L’incontro è proseguito quindi con la presentazione delle diverse iniziative e dei progetti che Scholas occurrentes sta sviluppando in varie parti del mondo.

Il pontefice ha istituito Scholas come “Associazione privata di fedeli a carattere internazionale” con il chirografo firmato nella solennità di san Giuseppe, il 19 marzo, reso noto dalla Santa Sede il 17 maggio scorso. «Tenendo conto che la fondazione pontificia continua oggi ad ampliare la sua azione caritativa e a strutturarsi come una comunità di comunità e un movimento educativo di carattere internazionale – si legge nel testo -, essa richiede una nuova forma giuridica conforme a questa nuova realtà». Nel chirografo si ricorda quindi che «Scholas occurrentes affonda le sue radici nei programmi “Scuola di quartiere” e “Scuole sorelle”, sviluppati nei quartieri di Buenos Aires su iniziativa dell’allora arcivescovo, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, ed è in continua crescita, essendo oggi un’immensa rete mondiale di scuole, che condividono i loro beni, avendo obiettivi comuni, con particolare attenzione a quelle con minori risorse».

20 maggio 2022