Francesco benedice i Bambinelli del presepe

Il tradizionale appuntamento organizzato dal Centro oratori romani, nella domenica della gioia. «Fissando lo sguardo su Gesù sentirete lo stupore»

«Rallegrati, piccola comunità cristiana, povera e umile ma bella ai miei occhi perché desideri ardentemente il mio Regno, hai fame e sete di giustizia, tessi con pazienza trame di pace, non insegui i potenti di turno ma rimani fedelmente accanto ai poveri. E così non hai paura di nulla ma il tuo cuore è nella gioia. Se noi viviamo così, alla presenza del Signore, il nostro cuore sempre sarà nella gioia». Cosi Papa Francesco si è rivolto ieri, 16 dicembre, al termine della preghiera dell’Angelus ai tanti fedeli presenti in piazza San Pietro ieri. Nelle sue parole ha trovato eco anche il tema della tradizionale benedizione dei Bambinelli che da decenni il Centro oratori romani (Cor) organizza per i ragazzi degli oratori e delle parrocchie di Roma: “Tutta la gioia in una culla”.

Il Papa ha anche salutato calorosamente i bambini festosi, ringraziando  l’associazione laicale fondata dal Servo di Dio Arnaldo Canepa, accompagnata dal vescovo ausiliare Gianrico Ruzza e i tanti volontari che si sono prodigati per la riuscita dell’evento ideato da Paolo VI nel 1969. «Cari bambini, quando, nelle vostre case, vi raccoglierete in preghiera davanti al presepe, fissando lo sguardo su Gesù Bambino sentirete lo stupore. Voi mi chiederete: cosa significa “lo stupore”? È un sentimento più forte, è più di un’ emozione comune. È vedere Dio: lo stupore per il grande mistero di Dio fatto uomo; e lo Spirito Santo vi metterà nel cuore l’umiltà, la tenerezza e la bontà di Gesù. Gesù è buono, Gesù è tenero, Gesù è umile. Questo è il vero Natale! Non dimenticatevi. Che sia così per voi e per i vostri familiari. Io benedico tutti i “Bambinelli”».

La mattinata di festa e testimonianza era cominciata molto presto con l’arrivo di oltre 2mila bambini, ragazzi, animatori e genitori nella basilica vaticana, per la Messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri e concelebrata dai sacerdoti degli oratori e dall’assistente del Cor don Simone Carosi. «Fare Natale – ha ricordato il presule – è fare spazio a Gesù nella nostra vita, lì dove viviamo». A conclusione della celebrazione poi il presidente del Cor David Lo Bascio ha aggiunto: «Papa Francesco, benedirà le statuine di Gesù Bambino da deporre nei presepi delle nostre case ma con esse il Vescovo di Roma benedice i bambini di tutto il mondo: i tanti che sono qui festanti ma anche i molti altri che non hanno volto. I bambini nei letti di ospedale, quelli che attraversano il mare, che vivono nelle tante sacche di miseria di questo pianeta, i bambini nei grembi delle madri che non vedranno mai la luce. Un frammento della presenza di Dio si nasconde in ciascuno di loro – ha proseguito -: a noi tutti il compito di svelarla e di amarla. Solo così la festa avrà il sapore della gioia piena».

I gruppi sono poi scesi in piazza accompagnati da striscioni e bandiere degli oratori, accolti dall’equipe animazione del Cor con canti natalizi e allegri bans coinvolgendo grandi e piccoli in una gioiosa testimonianza di fede secondo lo stile dell’oratorio. «Portiamo tanta speranza nel mondo e tanta pace – ha chiesto Ruzza  nel suo saluto in piazza ai tanti bambini e ragazzi presenti -. Gesù è venuto per questo».

17 dicembre 2018