Papa Francesco lo ha annunciato ricevendo in udienza ieri, 4 marzo, nella Sala Clementina del palazzo apostolico vaticano, gli officiali dell’Archivio Segreto Vaticano: «Ho deciso che l’apertura degli Archivi Vaticani per il pontificato di Pio XII avverrà il 2 marzo 2020, a un anno esatto di distanza dall’ottantesimo anniversario dell’elezione al soglio di Pietro di Eugenio Pacelli». In concreto, significa che sarà aperta alla consultazione dei ricercatori «la documentazione archivistica attinente al pontificato di Pio XII, sino alla sua morte, avvenuta a Castel Gandolfo il 9 ottobre 1958».

Il pontefice ha parlato di una decisione assunta «con animo sereno e fiducioso», dopo aver sentito il parere dei più stretti collaboratori, nella certezza che «la seria e obiettiva ricerca storica saprà valutare nella sua giusta luce, con appropriata critica, momenti di esaltazione di quel pontefice e, senza dubbio anche momenti di gravi difficoltà, di tormentate decisioni, di umana e cristiana prudenza, che a taluni poterono apparire reticenza, e che invece – osserva Francesco – furono tentativi, umanamente anche molto combattuti, per tenere accesa, nei periodi di più fitto buio e di crudeltà, la fiammella delle iniziative umanitarie, della nascosta ma attiva diplomazia, della speranza in possibili buone aperture dei cuori».

La Chiesa, ha chiarito Francesco, «non ha paura della storia, anzi, la ama, e vorrebbe amarla di più e meglio, come la ama Dio. Quindi, con la stessa fiducia dei miei predecessori, apro e affido ai ricercatori questo patrimonio documentario».

5 marzo 2019