Francesco all’Immacolata: «Tu sei la madre della Misericordia»

L’omaggio del Papa in piazza di Spagna: «Vengo a nome del popolo di dio che vive in questa città e diocesi. sotto il tuo manto c’è posto per tutti»

L’omaggio del Papa in piazza di Spagna: «Vengo a nome del popolo di dio che vive in questa città e diocesi. sotto il tuo manto c’è posto per tutti»

«Oggi, qui, nel cuore di Roma, sentiamo la tua voce di madre che chiama tutti a mettersi in cammino verso quella Porta che rappresenta Cristo». Così Papa Francesco ieri pomeriggio, in piazza di Spagna, ha detto in occasione del tradizionale atto di venerazione alla Madonna per la solennità dell’Immacolata Concezione. Accanto a lui, in una piazza blindata come il resto della Capitale, il cardinale vicario Agostino Vallini e il commissario Francesco Paolo Tronca. Tutt’intorno i fedeli e, in modo particolare, i malati dell’Unitalsi: in più di 100 assistono all’omaggio floreale alla statua della Madonna dopo avere partecipato, in mattinata, all’apertura della Porta Santa che ha dato inizio al Giubileo straordinario della Misericordia.

«Vengo a presentarti l’omaggio di fede e d’amore del popolo santo di Dio che vive in questa città e diocesi», continua Francesco nella sua preghiera, aggiungendo: «Vengo a nome delle famiglie, con le loro gioie e fatiche; dei bambini e dei giovani, aperti alla vita; degli anziani, carichi di anni e di esperienza; in modo particolare vengo a te da parte degli ammalati, dei carcerati, di chi sente più duro il cammino. Come pastore – prosegue – vengo anche a nome di quanti sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e di lavoro. Sotto il tuo manto c’è posto per tutti, perché tu sei la madre della Misericordia. Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i tuoi figli: la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne ed è diventato nostro fratello, Gesù, salvatore di ogni uomo e di ogni donna».

La tradizione dell’omaggio floreale alla Madonna in piazza di Spagna si perpetra dall’8 dicembre del 1857, momento dell’inaugurazione del monumento da parte di 220 vigili del fuoco: per questo i primi, ieri come ogni anno, a deporre una ghirlanda di fiori in piazza Mignanelli sono stati proprio i vigili del fuoco. La presenza del Papa è tradizione, invece, dal 1853: da allora i pontefici lasciano fiori ai piedi del monumento progettato dall’architetto Luigi Poletti, che culmina con la statua della Madonna realizzata dallo scultore Giuseppe Obici.

«Guardando te – continua Francesco rivolgendosi alla Vergine – riconosciamo la vittoria della divina misericordia sul peccato e su tutte le sue conseguenze e si riaccende in noi la speranza di una vita migliore, libera da schiavitù, rancori e timori. Tu dici a tutti: “Venite, avvicinatevi fiduciosi; entrate e ricevete il dono della misericordia; non abbiate paura, non abbiate vergogna: il Padre vi aspetta a braccia aperte per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa. Venite tutti alla sorgente della pace e della gioia”». Francesco conclude la sua preghiera ringraziando la Madonna perché, sottolinea, «in questo cammino di riconciliazione tu non ci fai andare da soli, ma ci accompagni, ci stai vicino e ci sostieni in ogni difficoltà».

La solennità della celebrazione si scioglie, subito dopo alcuni saluti istituzionali, nell’applauso della folla, nel sorriso e nelle carezze che Papa Francesco riserva ai malati: per ciascuno una parola, un abbraccio, persino qualche foto. I bambini gli circondano il collo. In sottofondo si sente “Viva il Papa Francesco”, “Ti voglio tanto bene Papa Francesco”, mentre lui, salutando dal finestrino aperto, lascia piazza di Spagna per andare a rendere omaggio, in Santa Maria Maggiore, all’icona Salus Populi Romani dove, da quando è Papa, è stato in preghiera già 28 volte.

9 dicembre 2015