Francesco ai nuovi sacerdoti: «Non stancatevi di essere misericordiosi»

A San Pietro, il 22 aprile, il Papa ne ha ordinati 16: «pensate ai vostri peccati, alle vostre miserie che Gesù perdona e siate misericordiosi»

«Per favore non stancatevi di essere misericordiosi, pensate ai vostri peccati, alle vostre miserie che Gesù perdona e siate misericordiosi». Interrompendo la lettura dell’omelia per l’ordinazione dei presbiteri e soffermandosi sul sacramento della Riconciliazione, Papa Francesco ha rivolto queste parole a braccio ai 16 nuovi sacerdoti ordinati ieri, domenica 22 aprile, nella basilica di San Pietro. Cinque hanno studiato nel Pontificio Seminario Romano Maggiore: il ventiseienne Michele Ferrari, Massimo Cunsolo, di 28 anni, Gabriele Nasca, 29 anni e proveniente dalla parrocchia Santa Maria Addolorata, Emilio Cenani, 32 anni, originario di San Frumenzio ma cresciuto nella parrocchia di Sant’Ippolito e Renato Tarantelli Baccari, ex avvocato di 41 anni, della parrocchia San Giuseppe al Trionfale.

Altri sei si sono formati nel Collegio Diocesano Redemptoris Mater: Thierry Randrianantenaina, 27 anni, originario del Madagascar, Moises Pineda Zacarias, nato a  San Salvador 28 anni fa, Fabio Alejandro Perdomo Lizcano, colombiano di 36 anni, il croato Juraj Bašković e Phaolo Van Tan Do, originario del Vietnam entrambi di 37 anni e il 38enne Peter Dass Thein Lwin del Myanmar. Provengono dalla congregazione religiosa Famiglia dei Discepoli tre sacerdoti originari dell’India, Sathiyaraj Amalraj, Pradeep Antony Babu Edwin Amalraj, Joseph Mariaraj, e il peruviano William Humberto Mezones Shelton.Francisc Lăcătuş, nato in Romania 31 anni fa, ha intrapreso il suo cammino di formazione presso il seminario “Don Orione”.

Con il Pontefice hanno concelebrato monsignor Angelo De Donatis, vicario di Roma, i vescovi ausiliari, tra cui monsignor Gianrico Ruzza, segretario generale del vicariato, i superiori dei seminari interessati e i parroci degli ordinandi. Nella IV domenica di Pasqua detta del “Buon Pastore”, 55esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, Francesco nella sua omelia ha analizzato i compiti di un sacerdote invitandoli ad esercitare «in letizia e carità sincera l’opera sacerdotale di Cristo, unicamente intenti a piacere a Dio e non a voi stessi o agli uomini, per altri interessi». Li ha dunque esortati a dispensare a tutti con gioia la Parola di Dio ricevuta e a leggere e meditare «assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato» perché solo con l’esempio sarà possibile «edificare la Casa di Dio che è la Chiesa». Infine Bergoglio ha incitato i 16 nuovi sacerdoti ad avere sempre «davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito, ma per servire, per cercare e salvare ciò che era perduto».

La liturgia prevista per le ordinazioni è caratterizzata da momenti densi di emozione. L’«eccomi» che risuona nella basilica vaticana dopo la chiamata nominale di ogni diacono, il dialogo tra il vicario e il Papa sulla dignità dei candidati ad indossare i paramenti, il corale «sì, lo voglio» degli ordinandi che confermano il loro impegno ad assolvere i compiti indicati dal Papa. Gli eletti non hanno nascosto la loro emozione quando, con le mani congiunte in quelle di Francesco, hanno promesso rispetto e obbedienza. Suggestivo il lungo momento di preghiera dei giovani prostrati ai piedi dell’altare.

Quattro di essi hanno affiancato il Papa per la recita del Regina Coeli dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano. Dopo aver espresso preoccupazione per gli scontri in Nicaragua e aver assicurato la sua vicinanza alla popolazione, Bergoglio ha chiesto che «cessi ogni violenza, si eviti un inutile spargimento di sangue e le questioni aperte siano risolte pacificamente e con senso di responsabilità». Ha infine ricordato il tema della 55ma Giornata di Preghiera per le Vocazioni, “Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore” e ha pregato con i fedeli presenti in piazza San Pietro affinché «il Signore mandi tanti buoni operai a lavorare nel suo campo, come pure moltiplichi le vocazioni alla vita consacrata e al matrimonio cristiano».

 

23 aprile 2018