Francesco agli operatori dei santuari: «Con l’accoglienza ci giochiamo tutto»

L’udienza a rettori, parroci e operatori dei pellegrinaggi, a Roma per il loro evento giubilare. «La religiosità popolare va promossa e valorizzata»

L’udienza a rettori, parroci e operatori dei pellegrinaggi, a Roma per il loro evento giubilare. «La religiosità popolare va promossa e valorizzata»

Il santuario è realmente uno spazio privilegiato per incontrare il Signore e toccare con mano la sua misericordia». Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza nella mattina di oggi, giovedì 21 gennaio, gli operatori dei pellegrinaggi convenuti a Roma per il loro evento giubilare. «Confessarsi in un santuario – ha aggiunto a braccio – è toccare con le mani la misericordia di Dio». L’accoglienza, dunque, è «la parola-chiave», ha raccomandato Francesco: «Con l’accoglienza ci giochiamo tutto». Un’accoglienza «affettuosa, festosa, cordiale, e paziente», la definizione del Papa. I Vangeli, del resto, «ci presentano Gesù sempre accogliente verso coloro che si accostano a Lui, specialmente i malati, i peccatori, gli emarginati. Gesù ha parlato dell’accoglienza, ma soprattutto l’ha praticata», ha ammonito Francesco. «Quando ci viene detto che i peccatori – ad esempio Matteo, o Zaccheo – accoglievano Gesù nella loro casa e alla loro mensa, è perché anzitutto essi si erano sentiti accolti da Gesù, e questo aveva cambiato la loro vita».

L’udienza è stata, insieme al passaggio della Porta Santa, il momento culminante della tre giorni di riflessione, catechesi e preghiera che ha riunito operatori dei pellegrinaggi, parroci, rettori e operatori dei santuari. Le catechesi sono state vissute separatamente in alcune chiese vicine a San Giovanni in Laterano, dove martedì pomeriggio l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha presieduto la Messa.

Francesco ha affermato che «andare pellegrini ai santuari è una delle espressioni più eloquenti della fede del popolo di Dio, e manifesta la pietà di generazioni di persone che con semplicità hanno creduto e si sono affidate all’intercessione della Vergine Maria e dei santi. Questa religiosità popolare è una genuina forma di evangelizzazione, che ha bisogno di essere sempre promossa e valorizzata, senza minimizzare la sua importanza». Nei santuari infatti, ha proseguito, «la nostra gente vive la sua profonda spiritualità, quella pietà che da secoli ha plasmato la fede con devozioni semplici, ma molto significative. «È curioso – ha aggiunto a braccio – che il beato Paolo VI nella Evangelii Nuntiandi parla di religiosità popolare ma dice che è meglio dire pietà popolare. E poi l’episcopato latino nel documento di Aparecida fa un passo in più e parla di spiritualità popolare. I tre concetti sono validi, ma insieme».

Per il Papa «è importante che il pellegrino che varca la soglia del santuario si senta trattato più che come un ospite, come un familiare. Deve sentirsi a casa sua, atteso, amato e guardato con occhi di misericordia. Chiunque sia, giovane o anziano, ricco o povero, malato e tribolato oppure turista curioso, possa trovare l’accoglienza dovuta, perché in ognuno c’è un cuore che cerca Dio, a volte senza rendersene pienamente conto. Facciamo in modo che ogni pellegrino abbia la gioia di sentirsi finalmente compreso e amato».

La parte conclusiva del discorso di Francesco è stata dedicata ai sacerdoti impegnati nei santuari. «Un’accoglienza del tutto particolare è quella che offrono i ministri del perdono di Dio. Il santuario è la casa del perdono, dove ognuno si incontra con la tenerezza del Padre che ha misericordia di tutti, nessuno escluso. Chi si accosta al confessionale lo fa perché è pentito del proprio peccato. Percepisce chiaramente che Dio non lo condanna ma lo accoglie e lo abbraccia, come il padre del figlio prodigo, per restituirgli la dignità filiale (cfr Lc 15,20-24). I sacerdoti che svolgono un ministero nei santuari devono avere il cuore impregnato di misericordia; il loro atteggiamento dev’essere quello di un padre».

21 gennaio 2016