Francesco a sorpresa tra i ragazzi del liceo Albertelli

Alcuni studenti prepararono i testi della Via Crucis del 2018. Il Papa sottolinea l’importanza del gioco e del sogno, che «porta ossigeno all’anima»

Grande emozione questa mattina, 20 dicembre, tra i ragazzi del liceo Pilo Albertelli, in via Daniele Manin, alla stazione Termini, per la visita a sorpresa di Papa Francesco. Il pontefice ha visitato tra l’altro l’Aula delle Migrazioni, dove domani, 21 dicembre, i ragazzi parteciperanno a una Giornata di studio sul tema, nell’ambito delle lezioni mensili di storia e filosofia. L’Aula era stata inaugurata all’inizio di ottobre dal ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.

Alle 11.25 Papa Francesco ha raggiunto la scuola con una utilitaria blu. Insieme al Direttore dell’Osservatore Romano, Andrea Monda, già insegnante di religione nell’istituto, e alla preside, Antonella Corea, il Papa ha salutato il corpo docenti, il personale e i giovani che avevano preparato i testi delle meditazioni per la Via Crucis nel Venerdì Santo del 2018. Ha poi raggiunto il cortile della scuola, accolto dai circa 800 studenti dell’istituto.

Dopo un canto eseguito da alcuni ragazzi e il saluto della preside, in risposta alle domande di alcuni studenti, Francesco – informa una nota della Sala stampa della Santa Sede – «ha parlato della solitudine, che vissuta male porta alla malinconia, dell’amore gratuito, una strada difficile, fatta di “potature” di sé, di pazienza, di “piccoli sacrifici”. In risposta ad una domanda sulla convivenza tra culture e religioni diverse, ha parlato delle migrazioni, anche nel proprio Paese, in Argentina, e di come abbiano portato alla necessità di vivere insieme. Nel rivolgersi a non credenti, ha sottolineato il valore della testimonianza perché risvegli la curiosità verso il Vangelo e la fede».

Dopo aver ricordato ai ragazzi l’importanza del gioco e del sogno, che «porta ossigeno all’anima», rispondendo ad una domanda sui veri maestri, il Papa ha parlato del rapporto tra maestro e discepolo, un dono che lui stesso ha potuto ricordare negli scorsi giorni parlando del padre spirituale, Miguel Ángel Fiorito. Suonata la campanella, il Papa ha rivolto ai ragazzi e ai presenti gli auguri di buon Natale e ha risposto a un’ultima domanda di un ragazzo sulla contraddizione dell’uso della guerra per portare pace e sicurezza. Citando le tragiche situazioni di alcuni Paesi, ha annunciato il suo videomessaggio sul tema della pace, registrato con il Segretario generale delle Nazioni Unite, il portoghese António Guterres, al termine dell’incontro avvenuto in mattinata.

20 dicembre 2019