Francesco a Santa Maddalena di Canossa

Il 12 marzo la visita del Papa alla parrocchia di Ottavia affidata ai Canossiani. «Gioia indescrivibile» del parroco. Attiva la Caritas interparrocchiale

Domenica 12 marzo la visita del Papa alla parrocchia di Ottavia affidata ai Canossiani. «Gioia indescrivibile» del parroco. Attiva la Caritas interparrocchiale

È una comunità viva, composta da tante giovani famiglie, quella che incontrerà Papa Francesco, domenica prossima, nella parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, zona Ottavia. Donata a San Giovanni Paolo II dalle Figlie e dai Figli della carità Canossiani in occasione della canonizzazione di santa Maddalena di Canossa avvenuta il 2 ottobre 1988, la parrocchia si trova in via della Lucchina 82, alle spalle di un cinema multisala e circondata da eleganti villette. La prima Messa fu celebrata il 24 marzo 1996 e Papa Wojtyla la visitò il 21 aprile dello stesso anno.

La comunità è in fermento per la visita di Bergoglio che alle 16 troverà ad accoglierlo il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare Paolo Selvadagi, il parroco padre Giorgio Spinello, il vicario parrocchiale padre Antonio Vettorato e altri sacerdoti della XXXVI prefettura. Francesco incontrerà i bambini del catechismo e il gruppo Scout d’Europa: hanno preparato domande da rivolgere al pontefice e lettere da consegnargli nelle quali esprimono la gioia per la visita, gli assicurano le loro preghiere e gli chiedono preghiere per la pace nel mondo. Seguirà l’incontro con gli ammalati, gli anziani, le famiglie dei bimbi battezzati nel 2016 (65 in tutto), gli operatori pastorali, i catechisti e i volontari della Caritas. Prima di celebrare la Messa, alle 18, Francesco confesserà quattro parrocchiani.

Ancora incredulo padre Giorgio il quale, contattato dal cardinale Vallini poco prima di Natale per «una bella notizia», tutto avrebbe immaginato tranne la visita del Papa. «Non sono riuscito a proferire parola per qualche istante – racconta -, ho provato una gioia indescrivibile». La cosa più difficile è stata «mantenere il segreto per qualche giorno». Il parroco, infatti, ha potuto renderne partecipe la comunità solo dopo qualche settimana. Padre Giorgio guida la parrocchia da dieci anni, durante i quali sono maturate le vocazioni di un 49enne ora diacono e un 25enne che a novembre riceverà l’ordinazione sacerdotale. «Le nuove costruzioni hanno invogliato tante giovani famiglie a trasferirsi in questa periferia – spiega – e i genitori, coinvolti dai cammini spirituali dei figli, partecipano alla vita di comunità. Si sta consolidando il corso post battesimale e c’è una buona partecipazione ai corsi prematrimoniali».

Tanti i gruppi attivi a Santa Maddalena di Canossa, tra i quali il gruppo “Missioni” che porta avanti il progetto “Casa Amiga” in Brasile, dove i Canossiani sono presenti da anni, e “Amici del Presepe” composto da alcuni pensionati che ogni mercoledì e venerdì s’incontrano per lavorare alla realizzazione, ogni anno in forma diversa, di un grande presepe artigianale. Punto di forza della comunità è la Caritas interparrocchiale che vede la collaborazione tra i volontari di Santa Maddalena di Canossa, Sant’Ilario di Poitiers e San Massimo. «Assistiamo 50 persone, tra cui molti giovani italiani che hanno improvvisamente perso il lavoro – spiega Alba, volontaria da 25 anni -; distribuiamo alimenti ogni primo e terzo giovedì del mese». Cheti è invece la referente e la coordinatrice dell’emporio avviato anche grazie alla collaborazione del municipio XIV. «Tredici parrocchie collaborano per rifornire l’emporio al quale possono accedere famiglie bisognose. Si tratta di un aiuto temporaneo che varia dai tre mesi a un anno».

8 marzo 2017