Fra Raffaele Di Muro è il nuovo preside del Seraphicum

È il 19° alla guida della più antica realtà accademica francescana. Lo ha nominato la Congregazione per l’educazione cattolica della Santa Sede

Fra Raffaele Di Muro è il nuovo preside della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum, la più antica realtà accademica francescana, fondata il 24 gennaio 1905 e retta dall’ordine dei Frati Minori Conventuali. Lo ha nominato la Congregazione per l’educazione cattolica della Santa Sede.

Nato a Lucera, in provincia di Foggia, il 25 marzo 1969, fra Di Muro emette nel 2000 la professione solenne nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e l’anno successivo viene ordinato presbitero. Laureato in Scienze politiche all’Università di Bari, nel 2001 consegue il diploma di Grafologo alla Scuola Superiore “Girolamo Moretti” di Roma e nel 2004 il dottorato in Sacra Teologia alla Facoltà che oggi è chiamato a guidare. Diversi gli incarichi accademici ricoperti, tra i quali quello di docente ordinario di Teologia Spirituale e di Spiritualità Francescana alla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura”, dove è direttore della Cattedra Kolbiana, coordinatore della Licenza in Francescanesimo e direttore della “Scuola di Grafologia Seraphicum”. È inoltre docente invitato di Teologia mistica all’Istituto di Spiritualità della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum, di Storia della Spiritualità all’Istituto Francescano di Spiritualità presso la Pontificia Università Antonianum e di Teologia Spirituale e Storia della Spiritualità all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

«Molto vivace l’attività di studio e ricerca – informano dal Seraphicum -, che registra una ricca bibliografia sulla spiritualità e sul francescanesimo, con una particolare attenzione rivolta a santa Chiara d’Assisi, al confratello san Massimiliano Kolbe e ai mistici, francescani ma non solo. In ambito editoriale, fra Di Muro è direttore responsabile ed editoriale di Miscellanea Francescana (la più antica rivista di studi francescani, a carattere scientifico, a livello nazionale e internazionale) e dell’omonima casa editrice, riveste inoltre l’incarico di direttore editoriale delle riviste Miles Immaculata e Luce Serafica, oltre che di redattore del mensile San Bonaventura informa».

Ancora, il nuovo preside – il 19° dalla fondazione della Facoltà, nel 1905, sebbene fino alla Costituzione apostolica “Deus scientiarum Dominus del 1931 si parlasse di “responsabile” -, già assistente spirituale della Milizia dell’Immacolata internazionale (di cui è stato anche presidente), dal 2014, con nomina di Papa Francesco, è Consultore della Congregazione per le Cause dei Santi.

Una storia ultracentenaria, quella della Facoltà, «dal primo “preside” fra Stefano Ignudi, che impresse una solida base formativa alla nascente Facoltà dell’Ordine, passando per fra Luigi Bondini che ebbe tra i suoi studenti Massimiliano Kolb,e divenendone anche direttore spirituale, quindi apprezzati studiosi come fra Lorenzo Di Fonzo, fra Alfonso Pompei, fra Giovanni Iammarrone, fra Orlando Todisco, ancora oggi impegnato nell’insegnamento della Filosofia francescana. Sino ai Presidi degli ultimi anni come il polacco fra Zdzisław Kijas, fra Domenico Paoletti e il vietnamita fra Dinh Anh Nhue Nguyen», si legge ancora nella nota diffusa dal Seraphicum.

Proprio l’impronta internazionale è una delle caratteristiche preminenti rivendicate dalla Facoltà, visitata da due Papi Santi: Paolo VI nel 1974 e Giovanni Paolo II nel 1986. L’obiettivo è quello di sempre: tramandare l’insegnamento teologico e francescano, «con uno sguardo sempre proteso verso le domande di senso che la storia impone».

25 gennaio 2021