Fra Efisio Schirru nuovo provinciale dei Mercedari

Eletto al termine del XXXIV Capitolo della provincia romana, rimarrà in carica fino al 2026. Nato 60 anni fa ad Armungia (Cagliari), è stato per 6 anni parroco a Roma

Fra Efisio Schirru è il nuovo provinciale dell’Ordine della Beata Maria Vergine della Mercede, frati Mercedari. È stato eletto il 9 giugno scorso al termine del XXXIV Capitolo della provincia romana, di cui fanno parte 27 case tra Italia, India e Stati Uniti. Rimarrà in carica, unitamente ai 4 consiglieri principali collaboratori, fino alla primavera del 2026.

Nato 60 anni fa ad Armungia (Cagliari), fra Efisio celebrerà il prossimo 21 luglio il 33° anniversario di ordinazione presbiterale, ricevuta nella basilica di Nostra Signora di Bonaria dall’arcivescovo di Cagliari Ottorino Pietro Alberti. Da allora è iniziato il suo percorso in giro per l’Italia, che lo ha visto anche parroco a Roma per 6 anni, durante i quali è stato, per un periodo, il più giovane parroco della Capitale. «Certamente – riflette – i Mercedari non sono più impegnati, come in origine voleva il nostro fondatore san Pietro Nolasco, nel riscatto degli schiavi, ma oggi la schiavitù ha altri nomi: carcerati, emarginati sociali, ammalati, disabili, senza cultura, disagio individuale e sociale. In molte di queste realtà noi siamo presenti».

Padre Efisio evidenzia l’attualità della missione mercedaria nel mondo. «Il nostro quarto voto di ordine religioso, che si aggiunge ai classici povertà, castità e obbedienza, è impegnarci anche con la vita in favore di ogni persona che, per qualunque causa umana, rischia di perdere la fede», spiega. Il problema delle vocazioni comune a tutti gli ordini religiosi, maschili e femminili, oltre che al clero diocesano, lo preoccupa relativamente: «I numeri sono importanti – afferma – ma la crisi riguarda un periodo storico ben determinato. Ciascuno di noi darà risposte secondo il carisma che gli è proprio e risponde davanti a Dio, alla sua famiglia religiosa, soprattutto alla propria coscienza di quanto fa per concretare il suo quarto voto. Come ordine religioso faremo quello che con le nostre forze riusciremo a realizzare – assicura -. Questo significa studiare le situazioni, programmare il lavoro, ricorrere a tutte le risorse umane alla nostra portata. E pregare. Perché il motore di tutto è la preghiera».

4 luglio 2023