Fondazione Ismu: in calo le rimesse degli immigrati verso l’estero

Nell’anno della pandemia, raggiunto un totale di 2 miliardi e 197 milioni di euro, a fronte dei 2 miliardi e 269 milioni del 2019. Al primo posto i romeni

2 miliardi e 197 milioni: a tanto ammontano le rimesse della popolazione immigrata dall’Italia verso tutti i Paesi del mondo. È la stima di Fondazione Ismu, in base alle ultime elaborazioni svolte a partire dai dati Istat e dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim). Un dato in calo, a fronte dei 2 miliardi e 269 milioni stimati nel 2019, con una contrazione pari al 3,2%.

Al primo posto per l’invio di rimesse dal nostro Paese, nell’anno della pandemia, ci sono stati i romeni, con 507 milioni di euro (-7,0%, rispetto al 2019), seguiti dal collettivo ucraino (158 milioni), da quello marocchino (107 milioni) e poi da quello indiano (102 milioni). Tutti gli altri principali Paesi si collocano al di sotto della soglia dei cento milioni di rimesse annue nel 2020: Pakistan 90 milioni, Filippine 84, Sri Lanka 82, Senegal e Polonia 75 a testa, e Cina 74 (-67,1% rispetto ai 255 milioni del 2019).

In controtendenza il dato relativo alla Lombardia, dove le rimesse inviate dagli immigrati verso i Paesi di origine sono state invece in leggero aumento: 601,7 milioni di euro, pari al +3,9%, rispetto ai 579,3 milioni stimati nel 2019. Un aumento, precisano dall’Ismu, «in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi 14 anni»: dal 2006 infatti, anno in cui ammontavano a 777,5 milioni di euro, le rimesse dalla Lombardia verso l’estero hanno subito una contrazione del 22,6%. Vale a dire che fino al 2019 la popolazione immigrata si è mostrata sempre più intenzionata a spendere e a investire i propri soldi in Italia, piuttosto che in patria. Nel 2020 invece «lo scenario sembra cambiato: il lieve incremento del volume di rimesse sta probabilmente a indicare che è in crescita il numero di chi, tra i migranti, avrebbe intenzione di “preparare il campo” a un eventuale ritorno in patria».

14 luglio 2021