Foibe, nasce la Casa del ricordo

Inaugurata la struttura dedicata al dramma degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’assessore Masini: «Ad aprile viaggio con 140 studenti nei luoghi dell’eccidio»

Inaugurata la struttura dedicata al dramma degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’assessore Masini: «Ad aprile viaggio con 140 studenti nei luoghi dell’eccidio»

Il 10 febbraio l’Italia celebra la “Giornata del ricordo”, per non dimenticare le vittime delle foibe. Da ieri, 5 febbraio, Roma ha finalmente la “Casa del ricordo”, una struttura in via san Teodoro 72, nata proprio per non dimenticare il dramma degli esuli di Istria, Dalmazia e Fiume, in centinaia vittime di una morte orribile per mano degli uomini del dittatore jugoslavo Tito. All’inaugurazione erano presenti il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessore alla cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, e l’assessore capitolino alla scuola con delega alla memoria, Paolo Masini.

Le attività della Casa saranno gestite dall’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dal comitato provinciale di Roma, e dalla società di studi fiumani. La struttura sarà aperta al pubblico dai primi di marzo, per 4 giorni la settimana ma ospiterà, da subito, incontri, mostre, convegni, presentazioni di libri e proiezioni. La Casa sarà anche luogo fondamentale per l’organizzazione e la catalogazione degli archivi cartacei, fotografici e filmografici delle associazioni, attualmente dislocati in diversi luoghi della Capitale e d’Italia. Verrà poi organizzato, valorizzato e reso fruibile, il patrimonio bibliografico che racconta la vicenda dei profughi – circa 300 mila persone – dall’lstria, da Fiume e dalla Dalmazia. Tutte le attività avranno come obiettivo la promozione della conoscenza storica e della memoria della tragedia avvenuta.

Soddisfatta Donatella Schurzel, dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia: «Abbiamo lavorato moltissimo per questa casa, è stato un percorso di molti anni, con molte difficoltà. Qui non vogliamo ricordi ‘nostalgici’ ma legati alla documentazione storica, e in questa casa ci sarà grande spazio anche per iniziative culturali, di accoglienza e per prossime future collaborazioni».

«La comprensione dei fenomeni storici ci aiuta ad essere cittadini e a capire quanto avviene oggi nel mondo – ha spiegato il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – . Il germe del non rispetto dell’identità non solo non è morto ma si ripropone quotidianamente. Per questo, quando nel 2004 fu istituita la “Giornata del Ricordo”, fu un fatto storico per l’Italia: c’è infatti un tributo di verità che dobbiamo continuare a pagare per il silenzio che, per decenni, ha nascosto la tragedia dell’esodo e delle foibe. Per le istituzioni è stata l’occasione di farsi carico di una nuova coscienza».

E sui luoghi delle foibe, così come fatto per i viaggi ad Auschwitz, andranno presto gli studenti romani: «L’ amminsitrazione comunale porterà 140 ragazzi sui luoghi della tragedia. Il 10 febbraio, invece, saremo in Campidoglio con 180 studenti e nel pomeriggio saremo dal presidente Mattarella. Dobbiamo volgere lo sguardo all’avvenire rimettendo a posto la storia». In occasione della “Giornata del Ricordo”, nel quartiere romano Giuliano-Dalmata, sono previste varie manifestazioni: l’8 febbraio c’è “La Corsa del Ricordo”, evento podistico competitivo e non. Inoltre, sul tema delle foibe, sono state organizzate conferenze-spettacolo e visite guidate per le scuole all’archivio e museo storico di Fiume.

6 febbraio 2015