Focsiv e calciatori in campo contro il lavoro illegale in agricoltura
L’iniziativa dal 25 marzo al 25 aprile, per combattere lo sfruttamento. In programma 41 interventi nelle aree più povere del mondo
L’iniziativa dal 25 marzo al 25 aprile, per combattere sfruttamento e caporalato. In programma 41 interventi nelle aree più povere del mondo
Nell’ambito della XV edizione della campagna nazionale Focsiv “Abbiamo riso per una cosa seria“, dal 25 marzo al 25 aprile, vale a dire dalla 32esima alla 38esima giornata del Campionato di calcio di Serie B, ConTe.it, Lega B e B Solidale scendono in campo al fianco della Focsiv, vincitrice del bando nella categoria “Disagio Sociale”. L’obiettivo: «Combattere il lavoro illegale e il caporalato e promuovere l’agricoltura familiare in Italia e nel mondo come modello sostenibile, più equo e più giusto di democrazia alimentare».
La Federazione, di cui fanno parte 78 organizzazioni che operano in oltre 80 Paesi del mondo, promuove campagne di sensibilizzazione per incidere sulle cause della povertà. All’iniziativa annunciata si affiancano Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e la diffusione nei Centri missionari diocesani. La campagna, spiegano i promotori, permetterà di effettuare 41 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo, a favore di 195.543 famiglie di contadini.
La solidarietà non si ferma ai campi di calcio. Il 6 e 7 maggio prossimi, nelle piazze d’Italia, nelle parrocchie e nei mercati di Campagna Amica, circa 4mila volontari offriranno 100mila pacchi di riso 100% italiano, prodotto dalla rete FdAI, Firmato dagli agricoltori italiani, a fronte di una donazione minima di 5 euro. Il progetto “Villaggio Solidale” rappresenta solo una parte degli interventi previsti dalla campagna e prevede la realizzazione di una “filiera alternativa controllata” che permetta di sottrarre gli immigrati all’intermediazione illecita e allo sfruttamento illegale da parte dei caporali nelle campagne dell’area di Rosarno in Calabria.
La collaborazione tra realtà diverse, sottolinea Gianfranco Cattai, presidente Focsiv, «è una grande forza per ribadire che si può essere attivi nelle scelte che ci riguardano più da vicino, che ci si può liberare dalla schiavitù dei prezzi imposti dalle multinazionali dell’agroalimentare, che si può dare una risposta concreta al fenomeno del caporalato e ci si può difendere dai condizionamenti dell’agribusiness grazie all’agricoltura familiare».
22 marzo 2017