Fiducia sulla “Cirinnà”, Gandolfini: «È regime»

Il presidente del “Comitato Difendiamo i nostri figli” rilancia lo slogan del Circo Massimo: «”Ce ne ricorderemo”, a partire dal referendum»

Il presidente del “Comitato Difendiamo i nostri figli” rilancia lo slogan del Circo Massimo: «”Ce ne ricorderemo”, a partire dal referendum»

Sul possibile voto di fiducia alla Camera del cosiddetto ddl Cirinnà, annunciato da Matteo Renzi, interviene Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i nostri figli: «L’introduzione di unioni civili omologate al matrimonio costituisce una pericolosa ferita antropologica di cui pagheranno le conseguenze le giovani generazioni e le generazioni future». Si continua a leggere nel comunicato: «Confermiamo il nostro giudizio pesantemente negativo circa il comportamento del Governo, che sta per imporre per la seconda volta il voto di fiducia».

«È scandaloso che una legge così delicata – continua Gandolfini – e non condivisa dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana, soprattutto negli aspetti relativi alla adozione di bambini, non venga sottoposta a una rigorosa discussione parlamentare. Tutto ciò evoca una sensazione di “regime” incompatibile con una vera democrazia». Per questo, prosegue il presidente del Comitato, «ripetiamo il grido del Circo Massimo: “Ce ne ricorderemo!” Proprio a partire dal referendum costituzionale». Di qui l’appuntamento del 28 maggio all’Auditorium Antonianum, «per la costituzione ufficiale del Comitato “Famiglie per il no al referendum”».

 

5 maggio 2016