Festa della Repubblica, Mattarella: l’Italia attorno agli ideali che ne fondano l’identità

Il messaggio ai prefetti, in vista del 2 giugno. L’esortazione: «Società e istituzioni coinvolte in un processo di rinnovamento. Ora attivare le riforme per non dissipare le opportunità offerte dal Pnrr»

Alla vigilia della festa della Repubblica, domani, 2 giugno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella scrive ai prefetti d’Italia, ricordando che «sono trascorsi settantasei anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia. L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità – prosegue -, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale».

Nell’analisi del capo dello Stato, «oggi, mentre il Continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale, nella festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche. Nei diversi contesti territoriali, nelle articolazioni della Repubblica, di fronte a sfide inedite e complesse, come quella dell’emergenza sanitaria e delle ripercussioni economiche e sociali delle crisi internazionali – è la tesi di Mattarella -, gli amministratori locali e i pubblici funzionari sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con accresciuto spirito di servizio e con l’obiettivo di offrire soluzioni tempestive ed efficaci». Anche «gli sforzi posti in essere in tutta la Penisola per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina sono stati l’esempio di un approccio coerente e virtuoso», sottolinea Mattarella, secondo cui «lo straordinario impegno del sistema di Protezione civile, delle prefetture, delle istituzioni regionali e locali e di tutte le componenti sociali coinvolte testimonia il vissuto del popolo italiano e la concretezza dei valori costituzionali».

A 30 anni dalla firma del Trattato di Maastricht, «che ha segnato un’importante tappa nel progetto europeo», osserva ancora il capo dello Stato, oggi «siamo impegnati in un percorso che, con l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sta coinvolgendo in un processo di rinnovamento e sviluppo la società e le istituzioni. È fondamentale non dissipare le opportunità offerte dall’afflusso di risorse dell’Unione europea – aggiunge -, attivando riforme che possono incidere positivamente e in modo duraturo sulla vita dei cittadini». In questo senso è «cruciale», per il presidente, il ruolo dei prefetti, «che operano come laboriosi attori di unità e di coesione sociale. Nei compiti di garanzia delle libertà civili, come nell’impegno per la tutela della legalità e della sicurezza, nel costante confronto con gli enti locali e nell’azione di mediazione sociale, nella gestione dei fenomeni migratori come delle emergenze, si pongono quali interlocutori essenziali del sistema delle autonomie e della società civile».

Rinnovando quindi «ai prefetti e a tutti coloro che rivestono pubbliche responsabilità» auguri di buon lavoro, insieme ai «sentimenti dell’apprezzamento della Repubblica per la loro azione», Mattarella conclude con un auspicio: «La celebrazione del 2 giugno possa costituire per i cittadini una rinnovata occasione di riflessione sui valori costituzionali, ai quali ispirare il quotidiano contributo al servizio del Paese».

1° giugno 2022