Federazione italiana scuole materne, da 50 anni a servizio di bambini e famiglie

1.500 i rappresentanti attesi a Roma per il convegno con il ministro Valditara, il vescovo Giuliodori, l’economista Cottarelli. Circa 9mila le realtà educative in rete

Sono circa 9mila le realtà educative – asili nido, sezioni primavera, scuole dell’infanzia -, diffuse in modo capillare su tutto il territorio nazionale, che fanno riferimento alla Federazione italiana scuole materne (Fism). A frequentarle, circa mezzo milione di bambine e bambini, con i quali lavorano decine di migliaia di addetti e altrettanti volontari. Molti di loro si ritroveranno a Roma domani, 18 maggio, per prendere parte al convegno celebrativo dei 50 anni della Federazione, sul tema “Prima i bambini: ieri, oggi, domani”.

I circa 1.500 rappresentanti delle scuole Fism attesi saranno accolti nell’Auditorium di via della Conciliazione, sede delle tre sessioni di approfondimento e confronto moderate da Lorenza Bianchetti, alle quali parteciperanno -fra gli altri- il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara; l’economista Carlo Cottarelli; il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Azione cattolica italiana; lo storico dell’educazione e delle istituzioni scolastiche Fulvio de Giorgi (Università di Modena e Reggio); il demografo Alessandro Rosina (Università Cattolica). Ancora, tra i relatori anche il sociologo Francesco Belletti, direttore del Centro internazionale studi famiglia; il medico Alberto Pellai, esperto in educazione alla salute e prevenzione in età evolutiva; la pedagogista Monica Amadini, direttrice del Centro studi di Pedagogia della famiglia e dell’infanzia (Università Cattolica); il pedagogista Andrea Bobbio (Università della Valle d’Aosta).

Diverse le tematiche toccate dai vari interventi: dai nuovi percorsi e le nuove prospettive per i servizi per l’infanzia al posto delle bambine e dei bambini nelle agende della politica, della Chiesa, della società; dai ruoli della famiglia e delle istituzioni alla la transizione già in atto verso il Terzo settore. «Al centro, insomma, il mondo Zero-Sei e il primato dei “futuri cittadini”. Senza dimenticare i problemi dovuti al calo demografico, alle difficoltà economiche a causa di una parità scolastica non ancora pienamente applicata a quasi 25 anni dalla Legge Berlinguer che aveva collocato le scuole paritarie sullo stesso piano di quelle statali in forza del medesimo servizio pubblico offerto al Paese», spiegano dalla Federazione. Le conclusioni sono previste attorno alle 17 con un congedo in musica. Domenica 19 maggio quindi i partecipanti saranno tutti nella basilica di San Pietro per la messa e poi, in piazza, per l’Angelus di Papa Francesco.

17 maggio 2024