“Fase 2”: il piano di Roma Capitale per nuove preferenziali e ciclabili

La direttiva dell’assessorato alla Città in movimento guidato da Calabrese. Obiettivo: una mobilità integrata e sostenibile, con bus più frequenti e veloci

Arrivare alla “fase 2” dell’emergenza sanitaria con una mobilità integrata e sostenibile. È l’obiettivo a cui guarda la direttiva dell’assessorato alla Città in movimento di Roma Capitale, che ne stabilisce l’iter attuativo, in base alle verifiche effettuate nelle scorse settimane. In concreto, si parla ad esempio di nuove preferenziali sui principali percorsi del trasporto pubblico, per aumentare la velocità di percorrenza e quindi la frequenza dei bus in città. Più in generale, il piano è strutturato in funzione della progressiva riapertura delle attività cittadine e della necessità di mantenere le misure di distanziamento sociale.

Al momento, informano dal Campidoglio, «il dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale è impegnato nella stesura degli atti amministrativi necessari all’approvazione in tempi rapidi delle misure da attuare in modalità transitoria, mediante apposita segnaletica stradale». Gli uffici, inoltre, dovranno «individuare le risorse a sostegno di una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’integrazione tra l’uso del trasporto pubblico e la mobilità attiva, ciclabile e pedonale». Nel piano è prevista infatti anche una rete di ciclabili da realizzare in tempi rapidi «per offrire una valida alternativa di mobilità privata individuale all’automobile».

Per l’assessore alla Città in movimento Pietro Calabrese, «ora più che mai è necessario puntare a un riequilibrio degli spazi su strada, ampliando le infrastrutture dedicate al trasporto pubblico e alla mobilità ciclabile, in linea con quanto previsto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Chi sceglierà di muoversi in bicicletta o con i mezzi di micromobilità, fra i più economici in assoluto anche in termini di tempi di percorrenza – prosegue -, libererà spazio in carreggiata anche per chi non potrà fare a meno degli autoveicoli privati». Questo momento, gli fa eco il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno, «pure nella drammaticità della crisi che stiamo attraversando, può essere un’occasione importante per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile, ora più che mai necessaria per spostarci in maniera efficace, efficiente e sicura».

23 aprile 2020