Famiglie in crisi, al via il progetto Gruppi di Parola

L’iniziativa promossa da Autorità Garante per l’infanzia e adolescenza in collaborazione con Università Cattolica e Istituto Toniolo. In programma anche una campagna di sensibilizzazione

Esprimere i propri vissuti, porre le domande che affollano mente e cuore e dare un nome alle paure legate alla separazione. Nasce con questo obiettivo il progetto “Gruppi di Parola”, avviato all’inizio di novembre. Interventi brevi, destinati a bambini dai 6 agli 11 anni e adolescenti dai 12 ai 15, con genitori separati o divorziati. A promuoverli, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto Toniolo; a realizzarli, il Consultorio Familiare della Cattolica di Roma, il Centro di Ateneo di Studi e Ricerche sulla Famiglia con il Servizio per la coppia e la famiglia di Milano e il Consultorio Familiare dell’Istituto Toniolo di Napoli.

«I bambini devono essere aiutati ad affrontare il delicato passaggio del ciclo di vita della famiglia rappresentato dalla separazione», è il commento della Garante Filomena Albano, che ha fortemente voluto questo progetto in una linea di continuità tra l’attività di magistrato e quella di Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. «Anche questa iniziativa – continua – rientra nell’ambito del mese dedicato a ricordare i diritti dei bambini. E tra questi ci sono innanzitutto il diritto a crescere in un ambiente affettivo armonioso e il diritto a un sano sviluppo psico-fisico». Proprio per questo nella proposta, articolata in quattro incontri di due ore ciascuno a cadenza settimanale, sono coinvolti anche i genitori: dalla fase di informazione e autorizzazione per i figli alla partecipazione all’incontro conclusivo del gruppo, fino al colloquio di approfondimento realizzato a distanza di un mese.

A bambini e ragazzi, in concreto, viene offerta la possibilità di parlare, condividere pensieri ed emozioni, attraverso il gioco, il disegno e altre attività, con l’aiuto di professionisti specializzati. Attraverso lo scambio e il sostegno tra pari, il Gruppo «permette di uscire dall’isolamento e di trovare modi per dialogare con i genitori e per fronteggiare le difficoltà legate ai cambiamenti familiari», spiega ancora Albano. Non solo. Il progetto ha anche l’obiettivo di rilevare le esperienze realizzate sul territorio italiano e di promuovere un network nazionale di professionisti formati alla conduzione dei Gruppi di Parola, attraverso laboratori per il confronto e la revisione della pratica..

«Questo progetto è di grande interesse per le équipe dell’Università Cattolica e dell’Istituto Toniolo che dal 2005 hanno introdotto e diffuso i Gruppi di Parola in Italia», sottolinea la responsabile del progetto e direttore del Consultorio familiare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Paola Cavatorta. «I nostri servizi – prosegue – sono da sempre impegnati nel sostegno dei legami familiari e attenti ai bisogni dei più piccoli». E proprio loro saranno i protagonisti della campagna di sensibilizzazione che nascerà dal progetto, i cui risultati saranno presentati nell’ambito di un convegno finale. La campagna infatti sarà realizzata attraverso l’utilizzo dei materiali che saranno prodotti dai bambini e dai ragazzi nel corso della partecipazione ai gruppi di parola.

 

21 novembre 2017