Famiglia e lavoro: un binomio possibile

Nella Settimana della famiglia, consegnato a Il sentiero di Arianna, Eni Gas e Luce e Eurointerim il premio “Aziende family friendly”. Il presidente del Forum De Palo: «Sgravi fiscali legati a politiche aziendali a misura di famiglia»

Lavoro e maternità: in Italia non sempre è un binomio vincente. Pur di non perdere il lavoro una donna su due tra i 18 e i 42 anni ha rinunciato al desiderio di maternità. Senza figli anche il 50% delle donne manager. È quanto emerso ieri, martedì 9 ottobre, durante una tavola rotonda nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati al termine della quale sono state premiate tre aziende che adottano particolari misure a favore delle famiglie. La cooperativa di servizi “Il sentiero di Arianna”, l’azienda Eni Gas e Luce e l’agenzia interinale Eurointerim si sono aggiudicate il premio Aziende family friendly 2018, giunto alla quarta edizione.

Il ministro per le Politiche della famiglia Lorenzo Fontana

Ideato dal Forum delle associazioni familiari del Lazio, il riconoscimento, assegnato nell’ambito della Settimana della Famiglia, intende incentivare gli imprenditori che avviano politiche per armonizzare il rapporto lavoro-famiglia, come la flessibilità organizzativa, il telelavoro, gli spazi attrezzati per bambini, la valorizzazione del “capitale umano”. Provvedimenti che di fatto investono sulla genitorialità e non la considerano un limite. Le aziende di contro ottengono miglioramenti in termini di produttività. Lo ha testimoniato il ministro per le Politiche della famiglia Lorenzo Fontana, che poche settimane fa ha visitato un’azienda di prodotti per la prima infanzia che ha adottato simili disposizioni e ha riscontrato che aiutare le mamme a conciliare lavoro e maternità significa ottenere una resa maggiore a beneficio dell’azienda.

Intraprendere questa strada quindi è importante per le aziende, per la produttività, per la ripresa economica del Paese. «Se non si fanno più bambini il Paese crolla», ha osservato il ministro secondo il quale la speranza e la propensione a un futuro migliore offerta da una società giovane è ben diversa da una che invecchia senza figli. Fontana si è impegnato a dare il suo contributo affinché quanto fatto dalle aziende vincitrici venga adottato a livello nazionale. Ha ricordato che nel Documento economico finanziario è stata inserita una proposta per rafforzare e rinnovare gli istituti a sostegno della maternità e a favore della conciliazione tra vita privata e professionale. «Ora dalle parole si deve passare ai fatti – ha detto -. Ne va del futuro di tutti. Voglio fare un tavolo con le aziende che in questi anni hanno svolto delle buone prassi per metterle in condivisione e vedere come lo Stato può aiutarle. Così si può invertire il calo demografico».

Il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo ha ricordato che a gennaio è stato presentato all’intera classe politica il Patto per la natalità. «I dati Istat sono uno schiaffo in faccia e noi ci stiamo assuefacendo a essi – ha dichiarato -. Sulla natalità la politica deve fare un fronte comune e devono svegliarsi anche le aziende, le banche, i sindacati e i media». Desiderio dei giovani italiani è creare una famiglia, fare dei figli ma oggi molti sono costretti ad andare all’estero. «Questa è una bestemmia per un Paese a nascita zero», ha aggiunto De Palo suggerendo che il reddito di cittadinanza tenga presente il carico familiare, il numero di figli e i disabili eventualmente presenti in una famiglia. «Ben vengano anche gli sgravi fiscali per le aziende – ha concluso – ma questi devono essere calcolati in base a quanto le aziende aiutano le famiglie».

La presidente del Forum famiglie Lazio Emma Ciccarelli

Per don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio per la pastorale familiare della Conferenza episcopale italiana, «l’inverno demografico che attraversa l’Europa sta congelando l’Italia ed è la conseguenza di una rarità di politiche e di aziende amiche della famiglia». Ha rimarcato che se cresce il numero delle famiglie formate da mamma, papà e figli cresce la società. «Il nostro sogno – ha aggiunto – è che un giorno vicino nessuna donna si vergogni ad assentarsi dal lavoro per allattare il proprio figlio e nessun papà si senta mortificato se in alcune fasi particolari della crescita manca dal proprio impiego per essere vicino ai figli. È un sogno reale che possiamo costruire insieme». Per il sacerdote è inoltre importante assicurare alla famiglia tempi di riposo e fare sì che la festa domenicale sia occasione per l’incontro generazionale tra nipoti e nonni. «È questa la società che vogliamo e la Chiesa italiana è in prima linea su questa sfida» ha concluso. Anche Emma Ciccarelli, presidente del Forum famiglie Lazio, è convinta che la famiglia «sia l’anello essenziale del sistema economico ed educativo così come del welfare nazionale. Bisogna trovare il coraggio di investire con politiche di promozione e di sviluppo».

Il premio è stato istituito in collaborazione con le Acli provinciali Roma, il Movimento cristiano lavoratori, l’Istituto superiore di studi sulla donna dell’ateneo Regina Apostolorum di Roma, l’Unione cattolica imprenditori e dirigenti e il comitato Value@work sotto la responsabilità di Roberta Giodice.

10 ottobre 2018