Famiglia: assegno unico universale, servono maggiori risorse

Il punto in una conferenza stampa a Palazzo Ferrajoli. De Palo (Forum): «Si può fare qualcosa di bello ma se non si investe si rischia di vanificare tutto»

Maggiori risorse affinché l’assegno unico universale, che da gennaio sarà destinato a tutte le famiglie italiane, rappresenti un beneficio per tutti e non lasci indietro nessuno. Forum nazionale delle famiglie, Acli, Cisl, Alleanza per l’infanzia, Associazione famiglie numerose, che da anni puntano i riflettori sulla necessità di dare più risorse alle famiglie italiane anche per invertire la rotta della denatalità, a due mesi dall’erogazione del sussidio rinnovano «l’apprezzamento al governo» per aver avviato la riforma ma al tempo stesso avvertono che «si può fare di più, serve lo sprint dell’ultimo miglio per cambiare la mentalità e far sì che tutte le famiglie ci guadagnino». A parlare è Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum famiglie, nel corso di una conferenza stampa svoltasi questo mattina, 20 ottobre, a Palazzo Ferrajoli.

Da luglio oltre due milioni di nuclei familiari di lavoratori autonomi, titolari di partite Iva e disoccupati hanno diritto all’assegno unico per i figli minori; la domanda per ottenerlo può essere presentata entro dicembre ma se compilata entro il 31 ottobre sarà possibile ricevere anche gli importi retroattivi dal mese di luglio. Da gennaio il sussidio sarà esteso a tutte le famiglie ma ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere su una misura che solo quando diventerà incentivo alla natalità potrà essere davvero «epocale», come l’ha definita il presidente del Consiglio Mario Draghi agli Stati Generali della natalità dello scorso maggio. «Si può fare qualcosa di molto bello, che davvero può migliorare la vita delle famiglie – ha detto De Palo – ma se non si investe si rischia paradossalmente di vanificare tutto».

L’assegno unico universale per figlio è lo strumento capace di far «superare la logica emergenziale che ha a lungo accompagnato le politiche della famiglia nel nostro Paese», ha osservato Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli, la cui preoccupazione è che la riforma non resti «incompiuta». L’auspicio è che si operi un cambiamento «serio e vero» a favore di tutti i nuclei familiari italiani i quali «non chiedono l’elemosina ma di guardare al futuro dell’Italia». Dal presidente delle Acli anche l’invito a mantenere le detrazioni fiscali e a utilizzare l’Isee come «sistema selettivo di erogazione degli aiuti».

Per Giulio Romani, segretario confederale nazionale della Cisl, in una Italia «malata di sfiducia», l’assegno unico e universale è «l’iniezione di fiducia che fa sentire lo Stato vicino alle famiglie», ed è la misura capace anche di «invertire il calo demografico». Il sussidio, ha ribadito, deve essere «organicamente collocato in un contesto più ampio di riforma fiscale e la gestione e l’erogazione del beneficio devono essere agevolate il più possibile tenendo conto delle modalità, degli strumenti e delle strutture già oggi operanti». Mario Sberna, presidente nazionale Famiglie numerose, ha ricordato che secondo gli ultimi dati Istat le famiglie con figli sono quelle «più povere in Italia. C’è bisogno di aiuto e a chi dice che non ci sono abbastanza risorse rispondiamo che basta vigilare di più, dato che secondo l’ultimo rapporto della Guardia di Finanza l’ammontare delle truffe a carico dello Stato è pari a 15 miliardi di euro». Giudica «una follia» l’ipotesi di dimezzare l’importo del sussidio al compimento del 18esimo compleanno del figlio a carico della famiglia «perché a quell’età va ancora a scuola e poi c’è l’università», ha detto Sberna, per il quale «senza correttivi importanti, per le famiglie numerose sarà una vera e propria debacle che nessuna clausola di salvaguardia potrà giustificare».

Per il demografo Alessandro Rosina infine l’assegno unico è lo strumento adatto per «far fare un salto di qualità alle politiche per la famiglia». Se si ispirerà ai Paesi europei che già da tempo hanno adottato misure analoghe, ha detto, «sarà possibile dare un impulso immediato alla natalità».

20 ottobre 2021