Falabella (Fish): per le Regioni, «autonomia solidale»

Il presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap commenta l’approvazione del ddl sull’autonomia differenziata. Il rischio delle disparità territoriali

Anche la Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) interviene, con una nota diffusa ieri, 6 febbraio, sull’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, che dovrebbe diventare legge entro fine anno. Un provvedimento che «consentirà alle Regioni più ricche di gestire in autonomia buona parte delle proprie risorse. Di conseguenza – si legge nel testo – le Regioni più povere avranno minore capacità di spesa. E, nei fatti, queste ultime sono quelle del Mezzogiorno».

Il timore espresso dalla Federazione è che queste ultime «ndranno in affanno per cercare di garantire, con la fiscalità generale, i servizi minimi essenziali. I Lep (Livelli essenziali di prestazione) devono essere garantiti, come dice la legge, in maniera omogenea in tutta Italia, ma non sarà possibile se le risorse non saranno redistribuite dal governo centrale». A chiarirlo è il presidente Fish Vincenzo Falabella: «Non potranno più essere garantiti i servizi minimi, aumentando, di fatto, le disparità territoriali e tra i cittadini – afferma -. Saranno questi a pagare, ancora una volta, in termini di welfare e diritti. Ancora una volta gli errori della politica ricadranno sui cittadini. D’altronde è quello che già oggi accade nella sistema sanitario nonostante i Lea (Livelli essenziali assistenza), che dovrebbero garantire prestazioni omogenee e di qualità su tutti i territori».

Per Falabella, «in un momento storico difficile per il Paese sul piano economico e sociale, più che di autonomia differenziata sarebbe il caso di parlare di autonomia solidale. Un sistema in cui lo Stato sostiene le Regioni in maggiore difficoltà, soprattutto sul piano sanitario, sociale e dei diritti», conclude.

7 febbraio 2023