Fa tappa a Roma il Tracing Bus della Croce Rossa

Nell’ufficio mobile rifugiati, richiedenti asilo e migranti possono contattare i familiari, con una telefonata di 3 minuti e il supporto degli operatori

Nell’ufficio mobile rifugiati, richiedenti asilo e migranti possono ristabilire un contatto con i familiari, con una telefonata di 3 minuti e il supporto di operatori e volontari

Come una grande cabina telefonica su ruote, arriva a Roma lunedì 6 marzo il Tracing Bus della Croce Rossa Italiana: un ufficio ambulante, nel quale a rifugiati, richiedenti asilo e migranti viene offerta la possibilità di ristabilire un collegamento con i propri familiari, usufruendo di una telefonata di tre minuti, con il supporto di operatori e volontari Cri. Ogni anno infatti, migliaia di persone perdono il contatto con la famiglia a causa di conflitti, calamità naturali o migrazione. «Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, avvalendosi della loro rete internazionale, lavorano in tutto il mondo per ripristinare il contatto tra i familiari e offrire assistenza e servizi per il ricongiungimento», spiegano dalla sezione romana di Croce Rossa.

Gli operatori raccontano le tante storie che si nascondono dietro le telefonate dal Tracing Bus, che è già stato nei principali luoghi di transito di migranti della Penisola (dalla Sicilia a Milano, passando per Taranto, Ventimiglia e Como), facendo registrare numeri importanti. Finora sono stati oltre mille i tentativi di collegamento con quasi il 60% di telefonate andate a buon fine. Come quella di Aisha, arrivata dalla Costa d’Avorio, che al telefono rivela alla madre di essere stata imprigionata e violentata in Libia, «però con la testa ero lì al villaggio, mamma, solo il mio corpo era di quegli uomini». E poi prega la madre di fermare le ragazze che vogliono intraprendere il suo stesso viaggio: «In Libia è un inferno». Moussa invece, originario del Mali, è riuscito finalmente a parlare con la moglie dopo tre lunghi mesi di silenzio ed ha scoperto di essere diventato papà. Anche Gilbert, raccontano ancora dalla Croce Rossa, non parlava con il padre da diversi mesi e quando ha sentito la sua voce al telefono non è riuscito a trattenere le lacrime.

Il camper, messo a disposizione da Croce Rossa Italiana per questo progetto ideato dalla consorella olandese e reso possibile dalla collaborazione con Vodafone Olanda, farà tappa nella Capitale nella sede Cri di via Ramazzini 15, centro di accoglienza di diversi migranti. Per informazioni: www.criroma.it.

3 marzo 2017