Expo, in più di un milione al padiglione della Santa Sede

Il traguardo raggiunto domenica 20 settembre. All’interno una parete di immagini sulle ferite dell’umanità: fame, conflitti ed esclusione

Il traguardo raggiunto domenica 20 settembre. All’interno una parete di immagini che rappresentano le ferite dell’umanità: fame, conflitti ed esclusione

Da una parte “Dacci oggi il nostro pane”; dall’altra “Non di solo pande vive l’uomo”. Sono le due scritte con le quali vengono accolti i visitatori al padiglione della Santa Sede a Expo Milano 2015. In tutto, finora, più di un milione. Il traguardo record del milionesimo visitatore, informano, è stato toccato ieri, domenica 20 settembre, «con l’ingresso di un gruppo di 35 donne consacrate appartenenti alle Piccole apostole della carità, istituto fondato dal beato don Luigi Monza». In concomitanza con un generale aumento delle presenze, nel mese di setembre, soprattutto nei fine settimana.

Per il vice commissario del padiglione della Santa Sede Luciano Gualzetti è soprattutto «la forza del nostro messaggio» ad attirare le persone: «Immaginano che qui si possano trovare spunti di riflessione. E questo credo che valga anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni». All’interno, poi, una parete di immagini che rappresentano le ferite dell’umanità: fame, conflitti ed esclusione. Sulla parete opposta, le immagini di tre video che descrivono tre iniziative di solidarietà della Chiesa cattolica nel mondo: in Burkina Faso, in Ecuador e a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Al centro, il tavolo interattivo che spinge il visitatore a riflettere sul senso della condivisione.

Ancora, all’interno del padiglione c’è spazio anche per l’arte, con l’arazzo di Rubens dedicato all’Istituzione dell’Eucaristia. Possibile anche fare un’offerta libera per i campi profughi in Giordania; in poco più di quattro mesi e mezzo sono stati così raccolti 100mila euro, «che saranno destinati in particolare a progetti educativi e di sostegno alle famiglie».

 

21 settembre 2015