Estate, consigli per prendere il sole in sicurezza

Quali ore evitare e quali creme utilizzare per la protezione, in tutte le parti del corpo esposte alla luce. Come si riconoscono i primi segnali dei tumori della pelle

L’estate in arrivo, la voglia di uscire e stare al sole non devono farci dimenticare la cura della nostra cute. Anche quest’anno l’abbronzatura sarà uno dei “must” dell’estate ma è importante stare all’aperto in sicurezza. Le radiazioni solari, composte da raggi ultravioletti, hanno notevoli effetti benefici sulla salute ma possono essere anche dannose per la pelle. Per questo è necessario utilizzare le giuste precauzioni, come una crema solare dotata di un filtro in grado di neutralizzare gli effetti infiammatori generati dagli UV-A e UV-B.

Spesso alla fine di una giornata all’aperto, senza aver usato una crema solare, se torniamo a casa con la cute arrossata o scottata non ci preoccupiamo particolarmente perché dopo un paio di giorni l’arrossamento va via. Ma a livello cellulare questa infiammazione potrebbe portare gravi conseguenze come alterazioni nella crescita cutanea, e nel tempo, danni più gravi a partire dall’invecchiamento cutaneo fino alla possibile insorgenza di tumori della pelle, dal carcinoma basocellulare a quello squamo cellulare, fino al melanoma.

L’indice di protezione delle creme solari dovrebbe essere sempre quello massimo, ovvero 50. Il filtro solare andrebbe applicato tutto l’anno, anche in inverno, e ovviamente nei mesi estivi, anche in città. La crema va distribuita su tutte le zone del corpo esposte alla luce, come ad esempio il dorso delle mani o il nostro viso. Normalmente non pensiamo a quali rischi corrano alcune parti del nostro corpo, come le mani alla guida della nostra auto, sempre colpite dalle radiazioni solari. Se siamo al mare, chiaramente, la crema va applicata ogni due ore, meglio se prima di andare in spiaggia. Nelle ore centrali della giornata è bene evitare di esporsi al sole e possiamo indossare magliette anti-Uv che proteggono come la crema.

I tumori della pelle causati dai raggi ultravioletti si osservano prevalentemente sul dorso delle mani, sul volto, sulla scollatura. Somigliano a una piccola ulcerazione, un “taglietto” che non si rimargina e mostra una continua infiammazione. Se dopo un mese dalla scoperta queste piccole ferite non sono andate via è bene consultare un dermatologo che consiglierà la terapia migliore. Una visita dermatologica di controllo con mappatura dei nei è consigliata una volta all’anno prima della stagione estiva per un corretto monitoraggio del proprio stato della cute. In caso di una famigliarità del melanoma o di una storia clinica particolare, le visite di controllo possono essere anche due all’anno. (Caterina Dianzani, Medico Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica)

4 giugno 2021