Emilia Romagna: Save the Children accanto a bambini e famiglie

Attivata una raccolta fondi per il sostegno allo studio dei piccoli colpiti dall’emergenza, con la distribuzione di kit scuola. 105 i plessi scolastici statali interessati dalle alluvioni

«In Emilia-Romagna, i bambini e le bambine stanno sperimentando da giorni la paura, l’incertezza, il cambiamento di vita in seguito agli eventi climatici estremi e alle loro conseguenze. Per alcuni di loro, le alluvioni di questi ultimi giorni si sono tradotte nell’abbandono delle proprie case e nella chiusura delle scuole, elementi che, insieme al trauma per eventi climatici così violenti, costituiscono fattori che gravano sul loro benessere psico-sociale e a cui occorre dare priorità». L’analisi arriva da Save the Children, che ha attivato una raccolta fondi per il sostegno allo studio dei piccoli colpiti dall’emergenza, con la distribuzione di kit scuola fatti di zaino, libri, quaderni, cancelleria, tablet.

A oggi, informano, le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (nidi, elementari e medie) di Ravenna hanno riaperto, ma molte scuole hanno subito l’impatto delle alluvioni. Secondo le prime stime, infatti, sono 105 i plessi scolastici coinvolti, 49 le istituzioni scolastiche che hanno segnalato criticità per la ripresa dell’attività didattica, 58 quelle che hanno segnalato criticità per viabilità e trasporti, 44 quelle che hanno segnalato la destinazione di parte dei locali a alle persone sfollate, con più di 150mila studenti coinvolti in diversa misura nell’emergenza. «Per l’emergenza alluvione in Emilia Romagna, e come in tutte le emergenze – commentano dall’organizzazione -, la continuità educativa rappresenta una priorità non solo per la continuità degli studi ma per lo stesso benessere psicologico dei bambini e delle famiglie. Interveniamo a sostegno della continuità educativa – è l’invito -, in rete con le scuole e l’associazionismo territoriale, per assicurare un rapido ripristino degli spazi educativi e per garantire a ogni bambino l’essenziale per lo studio, dal materiale didattico ai libri di testo, e offrendo supporto psicosociale con team specializzati». L’obiettivo: far tornare i più piccoli a una normalità completamente stravolta in queste ore.

L’organizzazione, che ha da poco rinnovato un accordo di collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile, sottolinea come, fin da ora, occorra predisporre una serie di interventi mirati di supporto alle popolazioni colpite e in particolare rivolti ai più piccoli, come attività estive, predisposizione di spazi a misura di bambino, interventi di rispristino di scuole, biblioteche, aule multimediali o altre strutture educative inagibili, supporto psicosociale con team specializzati. Diffuso anche un decalogo per proteggere i bambini durante le emergenze di questo tipo con alcuni semplici consigli, tra cui evitare un’eccessiva esposizione alla televisione o ai media; ascoltare i più piccoli per cercare di capire quale è stata la loro percezione dell’evento e rispondere alle loro domande. E ancora, rassicurarli, dedicando loro tempo e attenzione, e farsi affiancare da esperti soprattutto nel caso in cui in famiglia ci siano state vittime; incoraggiare i più piccoli a dare una mano, così da farli sentire più sicuri e accelerare il processo per riportare la loro vita alle normali attività quotidiane.

L’emergenza in Emilia Romagna, osserva Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia – Europa di Save the Children, «avrà un impatto di lungo periodo non solo sul piano economico, ma anche su quello educativo e sociale. È per questo motivo che è necessario costruire un piano di intervento che, oltre la fase di risposta immediata, consenta di garantire alle comunità un sostegno di lungo periodo, a partire dall’impegno per la crescita dei più piccoli».

È possibile partecipare alla raccolta fondi promossa dall’organizzazione per l’Emilia Romagna direttamente online, cliccando sulla pagina dedicata alle donazioni.

24 maggio 2023