Emergenza siccità in Angola, raddoppiati i bambini malnutriti

Medici con l’Africa Cuamm: «Serve aiuto per garantire acqua pulita emigliorare le condizioni dell’ospedale di Chiulo, al centro dell’area interessata»

Sono ormai più di sei mesi che nel sud dell’Angola, nelle provincie di Cunene, Huila e Namibe, perdura uno stato di emergenza dovuto alla siccità, con ripercussioni molto serie sulle condizioni di salute della popolazione locale, in particolare dei bambini. Medici con l’Africa Cuamm lancia l’appello: «C’è bisogno di aiuto per contrastare la malnutrizione, garantire acqua pulita e altri interventi urgenti per migliorare le condizioni dell’ospedale di Chiulo, che si trova al centro dell’area interessata dall’emergenza siccità».

La provincia di Cunene, dove sorge l’ospedale, è un’area semidesertica, in cui tradizionalmente si alternano periodi secchi a periodi di pioggia, durante i quali si riempiono i pozzi e le cisterne d’acqua. Negli ultimi anni però le precipitazioni sono state sempre meno frequenti e abbondanti e quest’anno la stagione delle piogge è praticamente saltata, riferisce Carlo Caresia, medico capoprogetto dell’intervento del Cuamm a Chiulo. «Come si temeva, a stagione secca inoltrata, si vedono i risultati della mancanza di acqua – prosegue -. Nei villaggi, spesso molto lontani dall’ospedale, è in corso la vera emergenza: raccolti di grano andati persi, donne e bambini gravemente malnutriti, uomini costretti ad abbandonare i villaggi per andare in cerca di acqua e foraggio per il bestiame a Nord. Anche l’ospedale di Chiulo da diversi mesi è senza acqua corrente, con ripercussioni molto gravi sul livello di igiene che è possibile garantire e sulla qualità delle cure per i pazienti».

Nel pieno della stagione secca, il governo dell’Angola stima che 2,3 milioni di persone oggi debbano fronteggiare una situazione di insicurezza alimentare; di questi, oltre 490mila sono bambini con meno di cinque anni. Secondo i dati Unicef, in Cunene il tasso di malnutrizione acuta è raddoppiato negli ultimi mesi: dal 3,7% della stagione delle piogge al 7% attuale, con oltre 8mila bambini gravemente malnutriti, che si aggiungono ai 20mila della provincia di Huila. Di questi bambini, pochissimi arrivano in ospedale per farsi trattare: si stima che nell’unità malnutriti dell’ospedale di Chiulo arrivi meno del 10% dei casi attesi. Per questo, sottolineano dal Cuamm, «bisogna aumentare le attività di ricerca e sensibilizzazione sul territorio contro la malnutrizione, oltre che garantire kit nutrizionali e acqua pulita in ospedale».

Particolarmente colpiti dalla malnutrizione donne e bambini. Proprio per questo, evidenziano i medici dell’associazione, «a fianco all’ospedale, è importante continuare a sostenere la casa d’attesa per le partorienti a esso collegata, fornendo cibo e acqua alle donne ospitate in attesa del parto».

11 luglio 2019