Emergenza sanitaria, riaperture parziali nel commercio al dettaglio

Si rialzano le saracinesche di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini. Nel Lazio l’apertura delle librerie slitta al 20 aprile. Confermati gli orari

A partire da oggi, 14 aprile, scattano le integrazioni al lockdown, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha prolungato venerdì scorso, 10 aprile, fino al prossimo 3 maggio. Tornano ad alzarsi le saracinesche di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per i bambini. Non dappertutto però: Lombardia e Campania si sono opposte alla misura. Nel Lazio invece la riapertura delle librerie slitta al 20 aprile. Lo ha stabilito la giunta regionale guidata dal governatore Nicola Zingaretti, riconfermando anche gli orari dei negozi – principalmente gli alimentari – la cui apertura è garantita: dalle 8.30 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15 la domenica per tutte le attività autorizzate a rimanere aperte. Dall’obbligo di rispettare questi orari sono esentati, come fino a oggi, farmacie, parafarmacie, edicole e aree di servizio. Come già accaduto a Pasquetta, tutti chiusi il 25 aprile e il 1° maggio.

Per quanto riguarda il Lazio, la Regione sta lavorando alla fase due con l’ausilio di un team di esperti – economisti, medici, ingegneri e professori universitari, tra cui anche il presidente di Trenitalia e presidente di Aeroporti di Puglia Gustavo Piga -, al lavoro su un dossier denominato Lazio Lab. A spiegare la scelta della data del 20 aprile è l’assessore alle Attività produttive Paolo Orneli: l’obiettivo è  «dare il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza previste dall’allegato 5 del decreto, come ad esempio trovare soluzioni per garantire il distanziamento minimo tra le persone nell’accesso e nell’uscita dai locali e durante la loro permanenza, reperire dei guanti monouso da distribuire all’ingresso e favorire l’igienizzazione dei locali. Vogliamo che le librerie riaprano – prosegue – ma questo deve avvenire nella sicurezza assoluta di lavoratori e clienti».

La stessa ordinanza della Regione, datata 13 aprile, proroga anche la disciplina oraria dei negozi stabilita il 17 marzo scorso, ossia dalle 8.30 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15 la domenica per tutte le attività autorizzate a rimanere aperte. Infine, conclude l’assessore,  «analogamente a quanto fatto per i giorni di Pasqua e Pasquetta, è stata disposta la chiusura degli esercizi commerciali, esclusi solo i centri agroalimentari all’ingrosso, per il 25 aprile e il 1° maggio».

Nel dettaglio, il Dpcm varato prima di Pasqua prevede che riaprano il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, il commercio al dettaglio di libri e il commercio di vestiti per bambini e neonati. Riprende, inoltre, l’uso delle aree forestali, per la produzione della legna, la fabbricazione dei pc, la silvicoltura, che si accompagna alla ripresa della produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura e a quella di utensileria manuale. Ci sono poi regole più stringenti per chi arriva in Italia dall’estero, anche se per soggiorni brevi.

14 aprile 2020