È deceduto nella notte di lunedì 18 gennaio, mentre dormiva in un rifugio di fortuna, un romeno senza dimora, vittima della povertà e del freddo. L’ennesima morte, la sua, davanti alla quale la Comunità di Sant’Egidio rivolge un appello alle autorità cittadine perché «intensifichino le iniziative di protezione e accoglienza dei senza dimora durante il Giubileo della Misericordia». Per la Comunità, è «un campanello di allarme sulla qualità della vita» che impone a tutti di «non restare indifferenti o distratti davanti a chi è costretto ad affrontare l’inverno senza un riparo».

Da Sant’Egidio arriva un appello anche ai cittadini della Capitale, affinché «mostrino un’attenzione particolare a chi vive in estrema povertà intervenendo personalmente con atti di solidarietà, e segnalando tempestivamente le situazioni di criticità alla Sala Operativa Sociale e alla associazioni che aiutano i senza dimora». Intato, in queste giornate di frande freddo, la Comunità promuove raccolte straordinarie di indumenti invernali e, grazie ai volontari disponibili in tutta la città, è impegnata nella distribuzione di bevande calde, coperte e sacchi a pelo soprattutto alle persone più isolate. «Oltre al freddo – spiegano – è proprio l’isolamento a mettere in pericolo la vita di chi è senza dimora».

Per informazioni: tel. 06.8992234, www.santegidio.org.

21 gennaio 2016