Emergenza casa: da Sant’Egidio e Ance un protocollo per i più fragili

Parte da Roma e Genova il progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni, per favorire il reinserimento sociale attraverso un’abitazione e un lavoro

Associazione nazionale costruttori (Ance) e Comunità di Sant’Egidio insieme,  per dare una nuova opportunità a chi vive in condizioni di isolamento, favorendone il reinserimento sociale attraverso una casa e un lavoro. Firmato ieri, 13 luglio, dalla presidente Ance Federica Brancaccio e da Cesare Giacomo Zucconi, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio – Acap un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni. Si parte da Roma e Genova ma l’obiettivo è di estendersi a tutte le realtà territoriali che vorranno aderire.

In concreto, a Sant’Egidio – presente a Roma, in particolare nelle periferie, da 55 anni – va il compito di individuare i soggetti da coinvolgere in questo percorso, assicurando loro un’occupazione. L’Ance, attraverso le sue imprese associate, metterà invece a disposizione di singoli o nuclei familiari appartamenti in affitto a canone sostenibile.  «Proviamo a dare una risposta concreta a chi ha più bisogno – ha commentato Federica Brancaccio – perché siamo convinti del grande ruolo che le imprese giocano per la rigenerazione del tessuto non solo urbano ma anche sociale del nostro Paese». Anche per Zucconi, è «sempre più necessario sviluppare una sinergia virtuosa tra diverse realtà della società civile: l’aiuto ai più fragili – commenta – rende le nostre città più umane e vivibili».

14 luglio 2023