Elezioni regionali, De Bortoli: «Chi si astiene ha sempre torto»
Il giornalista commenta ai microfoni di Tv2000 l’esito del voto in Lombardia e Lazio. «Risultato già scritto ma la bassa affluenza non sminuisce la consultazione»
«Chi si astiene ha sempre torto. Non esiste il partito dell’astensione». Ferruccio De Bortoli, giornalista e, dal 2015, presidente dell’associazione Vidas di Milano, commenta ai microfoni di Tv2000 gli esiti delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio. «E poi – aggiunge – il diritto di voto sarebbe anche un dovere di partecipare, piaccia o meno, alle scelte della propria comunità». In ogni caso, «in una democrazia rappresentativa una bassa affluenza non sminuisce l’importanza del voto. Il centrodestra ha trionfato sia in Lombardia che nel Lazio, non ci sono dubbi».
Nell’analisi di De Bortoli, «il nostro sistema politico mostra una fragilità che dovrebbe preoccupare molto tutti i partiti, a maggior ragione chi governa, che ha tutto da perdere nel non avere un’opposizione forte e competitiva. L’alternanza è il sale della democrazia – rileva -. E se l’elettore percepisce che è impossibile tende a votare di meno, qualunque sia la sua scelta. Nelle regionali è accaduto qualcosa del genere».
Il risultato, insomma, «era già scritto, viste le divisioni e le alleanze diverse compiute dalle tre opposizioni. Se poi i partiti si delegittimano a vicenda o se cedono in promesse che non possono mantenere, l’intera offerta politica diventa meno credibile». Per De Bortoli, «dire di più la verità sullo stato del Paese, a costo di perdere anche qualche voto, farebbe bene alla percezione che la gente ha dell’importanza delle elezioni. E ridurrebbe soprattutto il distacco tra la politica e la società. Ma la colpa – aggiunge – non è solo di chi si presenta e della mancata offerta. Chi non vota non può assolversi facendo di tutta un’erba un fascio. Un po’ di colpa è anche sua».
15 febbraio 2023