Elezioni in Germania: vittoria del centrodestra

Alla Cdu di Merz il 28,5% dei voti (+4,3%). Vero trionfatore, il partito di estrema destra populista AfD, che raggiunge il 20.08%. Il presidente dei vescovi: «Speriamo in un governo stabile»

È l’Unione cristiano democratici – Cristiano sociali (Cdu-Csu) del candidato cancelliere Friedrich Merz ad aggiudicarsi le elezioni per il Bundestag – il Parlamento federale tedesco -, con il 28,5% dei voti – + 4,3% rispetto alle precedenti elezioni del 2021 -, con 208 deputati. Nonostante si attenda la conferma finale, pare comunque che il vero trionfatore di queste elezioni politiche tedesche sia il partito di estrema destra populista AfD – Alternativa per la Germania, che migliorandosi di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2021 raggiunge il 20,8%, pari a 152 eletti.

Grande sconfitto è il Partito socialdemocratico del cancelliere dimissionario Olaf Scholz, che con il 16,4% perde ben 9,2 punti percentuali rispetto al 2021, confermando solo 120 deputati, il peggior risultato nella storia delle elezioni per il Bundestag. Restano quarta forza in Parlamento i Verdi, con il 11,6%, che però perdono il 3,1%, con conseguenti 85 parlamentari. La Sinistra (Die Linke) guadagna 3,9 punti percentuali e si assesta all’8,8% con 64 deputati. Il partito Ssw (Associazione degli elettori dello Schleswig meridionale, partito della minoranza danese) si ferma al 4,6%, ma ottiene un seggio in un collegio uninominale. Non ottengono invece deputati, in quanto non superano lo sbarramento del 5%, il nuovo partito di estrema sinistra Bsw – Alleanza Sahra Wagenknecht che si ferma al 4,97%, e i Liberali dell’Fdp col 4,3% (lasciando sul campo oltre il 7% dei voti popolari).

In Parlamento saranno dunque presenti sei forze politiche che ora si metteranno in moto per formare un’alleanza di governo che potrebbe prevedere una “grande coalizione” tra i conservatori Cdu-Csu e i Socialdemocratici, con una maggioranza piuttosto risicata, eventualmente estensibile ai Verdi. «La gente vuole un cambiamento nella politica e questo avverrà», ha affermato a caldo il segretario generale della Cdu Carsten Linnemann, anticipando che «il nuovo cancelliere sarà Friedrich Merz. Vogliamo far progredire la Germania con Friedrich Merz». Il candidato cancelliere, da parte sua, ha affermato dal palco con al suo fianco il leader della Csu, Markus Söder: «Noi, l’Unione Cdu-Csu, abbiamo vinto queste elezioni federali. Sono consapevole della responsabilità che ora mi attende», ha aggiunto, anticipando alcune prime mosse, fra cui una tappa a Parigi e una a Varsavia sui temi del conflitto in Ucraina e il rapporto con gli Usa.

Di «risultato elettorale amaro per il Partito socialdemocratico» ha parlato il cancelliere uscente Olaf Scholz. «È anche una sconfitta elettorale –  ha affermato -. Ciò deve essere dichiarato in modo chiaro e inequivocabile». «Sconfitta storica»: queste la parole pronunciate anche dal segretario generale socialdemocratico Matthias Miersch. Al contrario, la candidata cancelliera dell’AfD Alice Weidel ha parlato di un «successo storico» per il suo partito. «Siamo aperti a trattative di coalizione con la Cdu – ha affermato -, altrimenti non sarà possibile alcun cambiamento di politica in Germania». Dall’altra parte però sulla questione coalizioni ed eventuale collaborazione con AfD, Merz ha detto che «possono tenderci la mano quanto vogliono. Vogliono il contrario di ciò che vogliamo noi. Per questo non ci sarà alcuna collaborazione».

Sui risultati del voto è intervenuto anche il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) Georg Bätzing, vescovo di Limburgo. «Spero che ora otterremo rapidamente un governo stabile che affronti i problemi” del Paese, ha detto, spiegando che il risultato delle elezioni dimostra che la maggioranza degli elettori desidera un rafforzamento del centro democratico. «Ciò significa ascoltare, capirsi a vicenda, impegnarsi in modo costruttivo per trovare soluzioni eque ed essere disposti a scendere a compromessi – ha continuato -. La Germania deve essere integrata in un’Europa democratica, come Paese di diritto, liberale, cosmopolita e solidale».

Positivo, nell’analisi del presule, il forte aumento dell’affluenza alle urne, «buon segno per il nostro Paese, che dimostra che la democrazia viene presa sul serio». L’affluenza alle urne infatti è stata superiore all’84%. Il presidente della Dbk ha analizzato la limitazione complessiva delle forze estremiste e di coloro che simpatizzano con la Russia di Vladimir Putin, nonostante l’attacco all’Ucraina. «Spero vivamente, soprattutto alla luce della situazione internazionale, che l’Europa trarrà forza da queste elezioni e dal nuovo governo», il suo auspicio.

Congratulazioni al candidato cancelliere Merz dalla presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) Irme Stetter-Karp. «In tempi di preoccupante frammentazione della società, noi in Germania abbiamo bisogno di un cancelliere che unisca. Che pensi in modo europeo. E che dia speranza a un Paese eterogeneo con grandi sfide», ha affermato. Nelle sue parole, «se vuoi un futuro, non puoi tornare al passato in questa situazione. Non in termini di politica climatica. Non in termini di politica economica, e non in termini di politica sociale». Per quanto riguarda i progressi dell’estrema destra di Alternativa per la Germania – AfD, ha commentato: «Questo deve sfidarci a continuare a lottare con tutte le nostre forze per la nostra democrazia e contro il razzismo».

24 febbraio 2025