Elezioni austriache: la vittoria della destra

Il Partito della Libertà (Fpö) diventa il più forte. I socialdemocratici retrocessi al terzo posto. Il presidente federale Van der Bellen: «Trovare soluzioni e compromessi»

Il Partito polare austriaco registra una battuta d’arresto, nelle elezioni parlamentari appena conclusa, retrocedendo al terzo posto. Il partito più forte diventa l’Fpo – il Partito delle Libertà -, mentre i socialdemocratici del Spö retrocedono al terzo posto.

Nel Consiglio nazionale (Nationalrat), alla luce dei risultati elettorali di ieri, 29 settembre, ci saranno ancora cinque partiti, con i Verdi e i liberali di Neos. L’Fpö è addirittura al di sopra del suo risultato record del 1999 con il 29,21% (+13,04%), l’Övp rispetto al 2019 crolla al 26,48% ( -10,98%) e anche l’Spö è attualmente appena al di sotto del livello precedente con il 21,05% (-0,13%).

Secondo le proiezioni, il Neos si attesta al 8,96% (+0,86%) mentre i Verdi perdono circa cinque punti percentuali con l’8,3% (-5,87%). Nessun altro partito ha superato la soglia di sbarramento del 4%.

Il vincitore delle elezioni, il leader di Fpö Herbert Kickl, nella sua prima reazione si è detto soddisfatto del miglior risultato nella storia del partito alle elezioni del Consiglio nazionale. Ha ringraziato gli elettori «per il loro ottimismo, coraggio e fiducia». Gli elettori “hanno detto la loro”, il che significa che il suo partito non deve cambiare posizione. Ai partiti che hanno escluso una coalizione con lui come persona – soprattutto i popolari e i socialdemocratici – bisogna chiedere «cosa pensano della democrazia». E riferendosi agli altri partiti ha sottolineato che «se si ottengono risultati storicamente negativi, non è possibile aver fatto tutto bene».

Il presidente federale Alexander Van der Bellen non ha chiarito a chi sarà affidato il compito di formare un governo. La prossima settimana avrà colloqui con tutti i partiti rappresentati nel Consiglio nazionale. «Ora si tratta di avvicinarsi l’un l’altro, trovare soluzioni e compromessi. Potrebbe volerci un po’ di tempo, ma è tempo ben speso», ha detto Van der Bellen che ha ribadito la necessità della «fiducia nelle persone. Farò del mio meglio per garantire che i pilastri fondamentali della democrazia siano rispettati quando si forma un governo».

L’affluenza alle urne per le elezioni del Consiglio nazionale è aumentata: si è recato alle urne il 78,5% degli aventi diritto rispetto al 75,59% dello scrutinio del 2019.

30 settembre 2024