Egitto, Francesco e Tawadros potrebbero firmare dichiarazione sul “ri-battesimo”

In una nota della segreteria del Santo Sinodo copto ortodosso la possibilità di un testo comune di Papa e Patriarca sulla prassi controversa

In una nota della segreteria del Santo Sinodo copto ortodosso la possibilità di un testo comune di Papa e Patriarca sulla prassi controversa

La segreteria del Santo Sinodo della Chiesa copta ortodossa ha smentito e respinto come fuorvianti alcune indiscrezioni, circolate sui media egiziani alla vigilia della visita di Papa Francesco in Egitto, riguardanti la questione controversa dei cosiddetti “ri-battesimi” amministrati a nuovi fedeli provenienti da altre confessioni cristiane. In un comunicato, pubblicato sul proprio account facebook, la segreteria del Santo Sinodo copto ortodosso ha confermato la possibilità che, durante la visita papale in Egitto, il Patriarca copto ortodosso Tawadros II e il Vescovo di Roma sottoscrivano una dichiarazione comune.

Nel testo predisposto, senza parlare di accordi, si farebbe accenno anche al cammino intrapreso dalle Chiese per porre fine alla prassi di ribattezzare i fedeli che passano da una Chiesa all'altra. Nella dichiarazione, secondo il testo di lavoro citato dalla Segreteria del Santo Sinodo copto ortodosso, si fa riferimento alla fede comune confessata nei Concili di Nicea, Costantinopoli, Efeso – riconosciuti da entrambe le Chiese – e si chiede a Dio Padre di essere condotti verso la piena unità, secondo i tempi e i modi suggeriti dallo Spirito Santo.

La controversa prassi di alcune Chiese d’Oriente che ri-battezzano i nuovi fedeli provenienti da altre realtà ecclesiali costituisce un elemento di oggettiva sofferenza nelle relazioni ecumeniche, e un ostacolo sul cammino verso il ripristino della piena comunione sacramentale tra quelle Chiese e la Chiesa cattolica.

 

28 aprile 2017