Edilizia scolastica: 35 crolli in un anno

Presentato da Cittadinanzattiva il XIX “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola”. 17mila aule sovraffollate. 43% degli istituti in zone a elevata sismicità

Fra settembre 2020 e agosto 2021 sono 35 i crolli registrati nelle scuole italiane: 16 al nord, 10 al sud e 9 al centro. Circa 3 al mese, con 4 feriti. Distacchi di intonaco ma anche di finestre, muri di recinzione e alberi caduti in prossimità delle scuole, incendi. Ancora, sono 460 mila i bambini e ragazzi che studiano in 17mila classi con più di 25 alunni. Un problema, quello della aule sovraffollate, concentrato soprattutto nelle superiori, dove il 7% delle classi è in sovrannumero, con le maggiori criticità nelle regioni più popolose come Lombardia (con 1.889 classi over25), Emilia Romagna (1.131), Campania (1.028). Come se non bastasse, più della metà degli istituti scolastici è privo del certificato di agibilità statica (54%) e di quello di prevenzione incendi (59%); il 39% è senza collaudo statico. Sono 17.343 infine, pari al 43% del totale, le scuole in zone ad elevata sismicità. Notizie incoraggianti sulla ricostruzione degli istituti scolastici colpiti dal sisma del 2016: gli interventi in corso o programmati riguardano 433 istituti, con un impegno di spesa di 1,2 miliardi di euro.

A fare il punto sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia è il XIX Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” presentato oggi, 22 settembre, da Cittadinanzattiva, che dedica anche un approfonditamente allo stato delle strutture che ospitano asili nido e agli adempimenti per garantire la sicurezza interna anche alla luce degli innumerevoli cambiamenti organizzativi messi in atto per fronteggiare l’emergenza Covid. I dati di questo focus specifico sono stati ottenuti grazie alle risposte fornite dal 40% dei 1.257 Comuni che hanno risposto all’istanza di accesso civico inviata nei mesi scorsi da Cittadinanzattiva e riguardano 1.305 nidi.

Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, ricorda le parole pronunciate da Mattarella inaugurando l’anno scolastico a Pizzo Calabro. «Il presidente della Repubblica ha affermato che questo sarà un anno speciale per la scuola. Lo potrà essere, a nostro avviso, solo se le istituzioni nazionali, regionali e locali svolgeranno responsabilmente e con competenza il proprio ruolo, garantendo trasparenza nel processo, nella scelta dei progetti e negli investimenti riguardanti il sistema educativo e scolastico – ha detto -. Lo potrà essere, soprattutto, se le istituzioni avvieranno processi partecipativi con tutti gli attori della scuola per individuare le scelte via via necessarie, gli interventi più urgenti a partire dalle esigenze specifiche espresse dalle comunità scolastiche locali».

Da Cittadinanzattiva anche alcune richieste, indirizzate rispettivamente al ministero dell’Istruzione, ai dirigenti scolastici, all’Anci e al governo: dallo stop alle classi in sovrannumero alla necessità di mettere mano all’Anagrafe nazionale dell’edilizio scolastica, inserendo anche i nidi; dall’aggiornamento dei Piani di emergenza al monitoraggio sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per edilizia e prima infanzia. Ancora, si chiedono «nuove norme per scuole nuove, sicure, innovative, belle». E libere, definitivamente, dai seggi elettorali. Si chiede infine di proseguire le verifiche di vulnerabilità e le indagini di soffitti e solai e di continuare ad adottare provvedimenti sanitari nelle scuole.

22 settembre 2021