Ecumenismo, la preghiera per la «riconciliazione della fraternità»

A Sant’Andrea delle Fratte la Veglia diocesana presieduta dal vescovo Ruzza. La processione con i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane, per «illuminare le vie di Roma»

Cammino comune, fraternità e riconciliazione le parole che hanno fatto da filo conduttore alla veglia ecumenica diocesana che si è svolta ieri sera, lunedì 22 gennaio, nella basilica di Sant’Andrea delle Fratte, nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno ha avuto come tema “Potente è la tua mano”, tratto dal versetto 6 del capitolo 15 del Libro dell’Esodo. Numerosi rappresentanti e fedeli delle diverse confessioni cristiane si sono dati appuntamento in piazza Mignanelli, ai piedi della Colonna dell’Immacolata adiacente a piazza di Spagna, e, con le candele accese, hanno raggiunto la chiesa in processione alternando la recita di alcuni salmi con brevi meditazioni. È la prima volta che la veglia è stata preceduta da una processione organizzata con l’intento «di illuminare le vie di Roma», ha spiegato monsignor Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

«Veniamo da storie diverse e da sofferenze diverse, alcune delle quali nel tempo ci siamo procurati a vicenda – ha affermato il vescovo Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Centro e segretario generale del Vicariato, che ha presieduto il momento di preghiera -. Siamo qui insieme con il desiderio di custodire la fede». Il parroco di Sant’Andrea delle Fratte padre Francesco Trebisonda, ha accolto tutti i rappresentanti delle comunità ecclesiali non cattoliche della Capitale: padre Vladimir Laiba del patriarcato ecumenico, padre Gheorghe Militaru della Chiesa ortodossa romena, padre Tirayr Hakobyan della Chiesa ortodossa armena,  il reverendo Jonathan Boardman della Chiesa anglicana d’Inghilterra e l’arcivescovo Bernard Ntahoturi, già primate della Chiesa anglicana del Burundi e nuovo rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury alla Santa Sede oltre che direttore del Centro anglicano di Roma. Ancora, erano presenti anche i pastori Jens-Martin Kruse e Markus Schmidt della Chiesa luterana di lingua tedesca, il pastore Giuseppe Platone della Comunità valdese, che succede al pastore Antonio Adamo, la pastora della Comunità metodista Mirella Manocchio, presidente del Comitato permanente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), e, sempre per la Comunità metodista, la pastora Joylin Galapon, la pastora Antonella Scuderi della Comunità battista, il maggiore Virginia Longo dell’Esercito della salvezza.

Per monsignor Ruzza il cristiano riconciliato con Dio deve impegnarsi a vivere questa «riconciliazione della fraternità» che si trasforma in accoglienza, benevolenza, confronto e preghiera e ci sono tanti campi in cui è possibile manifestare il cammino comune delle diverse confessioni, in un momento storico in cui l’uomo ha davanti a sé «sfide insormontabili». Il vescovo ha ricordato il fenomeno delle migrazioni, dei cambiamenti climatici, citando l’enciclica Laudato si’, la violenza sulle donne e i bambini, la violazione dei diritti fondamentali dell’uomo. «In un mondo globalizzato possiamo reagire solo cercando delle convergenze e terreni comuni di servizio e di armonia secondo la consuetudine apostolica per mostrare al mondo che le Chiese di Cristo hanno molto da dire sulla sorte dell’uomo. Tutti noi desideriamo fortemente camminare per proteggere l’uomo» ha detto Ruzza nella sua omelia.

Le offerte raccolte durante la veglia saranno destinate alle donne «segregate nel Cie di Ponte Galeria – ha spiegato monsignor Gnavi – perché questa sera è segnata da una grande speranza: raggiungere chi è lontano da noi. Un segno di carità per far sentire il nostro abbraccio a queste amiche ferite dalla vita che aspettano dignità». Anche per il pastore Platone, «quando riusciamo ad essere insieme possiamo scoprire la potenza dell’Evangelo, ma questo può nascere solo se c’è un lavoro ecumenico. È iniziato il tempo di costruire insieme».

23 gennaio 2018