Roma ospita, dal 5 al 7 dicembre, la quinta edizione di Med2019, evento organizzato congiuntamente dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dall’Istituto italiano di studi politici internazionali (Ispi). L’obiettivo: ripartire dal Mediterraneo per redigere una nuova «agenda positiva», intorno al tema centrale dei cambiamenti climatici e dell’«impatto che il riscaldamento globale ha sulle attuali dinamiche sociali e politiche, inclusi migrazione e conflitti», spiegano gli organizzatori.

La Capitale dunque come spazio di «relazioni diplomatiche» e riflessioni condivise tra oltre mille partecipanti. Attesi i ministri degli Esteri di Malta, Bahrein, Arabia Saudita, Giordania Qatar, Tunisia, Algeria, Turchia, Slovenia, India, Israele, Russia, Palestina, Egitto e Libia. Ci saranno poi ministri delle Finanze e amministratori delegati di grandi società, esponenti di istituzioni culturali e di enti internazionali per interrogarsi su «opportunità e sfide per l’economia della regione mediterranea».

Individuare vie per superare la dipendenza, incentivare gli investimenti e l’innovazione, uscire dalle economie di guerra, garantire la sicurezza energetica, indagare le prospettive delle relazioni tra Cina e Medio Oriente saranno alcuni degli approfondimenti tematici di questa edizione. A fare da linee guida, i quattro pilastri che tutti gli eventi Med hanno in comune: prosperità condivisa, sicurezza condivisa, migrazione, società civile e cultura.

2 dicembre 2019