È morto l’intellettuale Vittorio Sermonti

Aveva 87 anni, era ricoverato all’ospedale Sandro Pertini. Nella sua carriera è stato scrittore, regista, ha curato un racconto critico sulla Divina Commedia

Aveva 87 anni, era ricoverato all’ospedale Sandro Pertini. Nella sua carriera è stato scrittore, regista, ha curato un racconto critico sulla Divina Commedia

Vittorio Sermonti è morto nella serata del 23 novembre, alle 20.50, all’ospedale Sandro Pertini. Lo scrittore, nato il 26 settembre 1929 a Roma, aveva 87 anni. Nella lunga carriera, Sermonti ha firmato centoventi regie per la radio, lavorando con i più grandi attori del tempo, da Renzo Ricci a Vittorio Gassman, da Carmelo Bene a Paolo Poli, Valeria Moriconi. Ha scritto romanzi (La bambina Europa; Giorni travestiti da giorni; Novella storica su come Pierrot Badini sparasse le sue ultime cartucce), racconti (Il tempo fra cane e lupo), saggi.

Alla passione per Dante, sono sue alcune delle letture più interessanti della Divina Commedia, ha dedicato in particolare tre volumi in forma di racconto critico (L’Inferno di Dante, Rizzoli 1988; Il Purgatorio di Dante, 1990; Il Paradiso di Dante, 1993). Ma ha pubblicato anche versi (Ho bevuto e visto il ragno, cento pezzi facili, Il Saggiatore, 1999 e nel 2009 per Rizzoli, Il vizio di leggere). Ha scritto anche su Mozart, Lorenzo Da Ponte, Emanuel Schikaneder, Pietro Metastasio, Ettore Petrolini, August Strindberg. Dal primo matrimonio con Samantha Rattazzi, figlia di Susanna Agnelli, ha avuto tre figli, Maria, Anna, e Pietro, oggi attore affermato.

Qualche giorno Sermonti fa aveva annunciato di volersi ritirare dalla scena lavorativa per prendersi una pausa e lo ha fatto con un Tweet in cui ha scritto: «Cari amici, mi prendo qualche giorno di riposo. I vostri commenti mi faranno compagnia».

 

24 novembre 2016