Due missionarie italiane ad Acs: «A Natale non abbandonateci»

Dalla Siria e dal Venezuela l’appello di suor Arcangela Orsetti e suor Patrizia Andrizzi ai benefattori italiani a sostenere la campagna di Natale

Scrivono rispettivamente dalla Siria e dal Venezuela suor Arcangela Orsetti e suor Patrizia Andrizzi, missionarie italiane ad Aleppo e La Guaira. «Siria e Venezuela sono ormai da lungo tempo precipitati nel baratro di una guerra infinita, di una profonda miseria e di un’oppressione inaccettabile», affermano le religiose, rivolgendo il loro appello direttamente ai benefattori italiani della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre, ai quali chiedono di sostenere la campagna di Natale dedicata da Acs ai due Paesi in cui operano.

Nel dettaglio, sono due i progetti sui quali la fondazione ha scelto di sviluppare il suo impegno in questo Natale. In Siria assicurerà aiuti alimentari e gasolio per il riscaldamento a 5.500 famiglie che vivono a Damasco, Aleppo, Homs e Hassaké. In Venezuela invece darà da mangiare a circa 10mila persone che vivono a Caracas, La Guaira, San Carlos, Merida e Ciudad Bolivar sostenendo le “pentole solidali”, ovvero le mense organizzate da pressoché tutte le parrocchie per offrire ai venezuelani l’unico pasto della giornata.

«In Venezuela la Chiesa è quotidianamente accanto a chi non ha più nulla per vivere, a causa del regime che sta affamando il Paese. Ecco allora che la priorità di ogni giorno è riuscire a offrire un pasto a migliaia di poveri, affinché non bussino invano alla nostra porta», scrive suor Patrizia, originaria di Rimini, da 40 anni in Venezuela. A La Guaira tutti i bambini conoscono il suo ormai famosissimo ragù. Quasi ogni giorno la missionaria delle Suore di Maria Immacolata accoglie circa 55 bambini con un sorriso e un piatto caldo. «Sono tutti felici di mangiare la pasta rossa della suora! Tanti di loro non hanno praticamente cibo a casa», racconta.

Suor Arcangela invece gestisce, con cinque consorelle delle suore di San Giuseppe dell’Apparizione, l’ospedale Saint Louis di Aleppo, nel quale ha assistito migliaia di feriti in questi lunghi anni di conflitto. La religiosa lucchese vive nella città siriana da oltre 40 anni e ha saputo reagire alla disperazione della guerra trasformando oggetti di morte quali bossoli di proiettili e schegge di granate in croci e rosari. «In Siria – scrive ad Acs – le conseguenze di una guerra interminabile sono aggravate dalle sanzioni economiche che includono l’embargo petrolifero. Anche qui la Chiesa offre alle comunità cristiane un aiuto senza il quale potrebbero non sopravvivere, soprattutto i più deboli e i malati».

Un appello, quello delle due missionarie, al quale Aiuto alla Chiesa che soffre ha deciso di rispondere con progetti concreti, per i quali ora chiede il sostegno dei benefattori italiani. «In questo Natale – scrivono rivolte proprio a loro suor Patrizia e suor Arcangela – facciamo appello al vostro buon cuore, nella speranza che voglia realizzare opere buone per le migliaia di fratelli nella fede in Siria e in Venezuela. Un Santo Natale da Aleppo e La Guaira a voi e alle vostre famiglie nella nostra amata Italia!».

18 dicembre 2019