Dopo quasi due anni, riapre il Teatro Sistina
Il sipario si alza il 7 dicembre, con il musical “Mamma Mia!”, firmato da Massimo Romeo Piparo. «Finalmente si torna a sognare, si torna a lavorare»
Paolo Conticini, Luca Ward, Sergio Muniz e, nel ruolo che sul grande schermo era di Maeryl Streep, Sabrina Marciano. Sono i protagonisti di “Mamma Mia!”, il musical firmato da Massimo Romeo Piparo con cui il Teatro Sistina festeggia la riapertura, dopo un’assenza di quasi due anni a motivo della pandemia. L’appuntamento è per il 7 dicembre. Sul palco un cast di oltre 30 artisti e l’orchestra dal vivo diretta da Emanuele Friello, che riproporrà le storiche hit degli ABBA come Mamma Mia!, Dancing Queen, The winner takes it all, Super Trouper e molti altri. 24 brani che, proprio per volere degli autori originali, sono stati tradotti in italiano e, come i dialoghi, curati direttamente dal regista Massimo Romeo Piparo.
Una messa in scena ricca e spettacolare, dunque, di una grande produzione, con la quale «ritrovare l’entusiasmo degli spettatori e rinsaldare il legame di affetto e condivisione che neppure l’emergenza sanitaria ha potuto spezzare», affermano dal Sistina, che nel frattempo, per prepararsi al meglio alla ripartenza, si è completamente rinnovato. Nuove poltrone, nuovo sistema di aerazione e anche nuovo sistema di biglietteria, con una novità tecnologica – di cui il Sistina sarà il primo teatro italiano a dotarsi – che mostrerà in 3D la visione del palco dal posto scelto. Non solo: l’acquisto dei biglietti avverrà senza ulteriori commissioni oltre a quelle applicate per il pagamento prescelto e senza intermediari. Nuovo anche il sistema di ristorazione e nuovi gli orari di inizio degli spettacoli: le repliche serali sono fissate alle 20.30 mentre per quelle pomeridiane l’appuntamento è alle 16.
«Finalmente si torna a sognare, finalmente si torna a lavorare – afferma Massimo Romeo Piparo, che è anche direttore artistico del Teatro Sistina -. Sono stati due anni durissimi per noi operatori dello spettacolo dal vivo. Anni in cui ci è stata negata improvvisamente l’essenza stessa del nostro mestiere: la condivisione, la vicinanza di persone in occasione di un rito che si compie. Ora Il Sistina riparte con entusiasmo e rinnovandosi completamente – aggiunge -, offrendo allo spettatore la prova di quanto tenga al proprio pubblico. Ma la fiducia va conquistata sul campo, e noi lo abbiamo fatto anche a partire dai rimborsi effettuati durante l’emergenza sanitaria, quando tutti emettevano voucher trattenendo somme di denaro per oltre 20 mesi: in un momento di tale incertezza e di privazioni, noi operatori abbiamo l’obbligo di dimostrare di volere a tutti i costi meritare questa fiducia».
8 novembre 2021