Donne vittime di violenza, dal Campidoglio le Linee guida per la presa in carico

L’approvazione della giunta capitolina. Il sindaco Raggi: «Un ulteriore e determinante passo in avanti perché nessuna si senta sola». Approccio condiviso e linguaggio comune: la sinergia di una rete funzionale

Servizi sociali ed educativi di Roma Capitale, servizi socio-sanitari territoriali, forze dell’ordine e polizia locale, ma anche presidi ospedalieri, scuole di ogni ordine e grado, Centri antiviolenza, case rifugio e case per la semiautonomia. Si rivolgono a tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale che intercettano casi di violenza nei confronti delle donne e di eventuali figli minori le Linee guida approvate dal Campidoglio per la presa in carico integrata delle vittime di violenza di genere. Un documento di indirizzo e di orientamento per le istituzioni e le organizzazioni che operano sul territorio per la prevenzione e il contrasto della violenza. L’obiettivo: promuovere un approccio condiviso e un linguaggio comune tra i partner della rete, offrire una cornice di riferimento per agevolare la collaborazione attiva tra i vari referenti e definire le azioni e le funzioni da attivare nei casi di violenza conclamata o sospetta, individuando gli strumenti da utilizzare.

Le Linee, spiegano da Roma Capitale, «fotografano il sistema di Roma, articolato e complesso dal punto di vista demografico e territoriale, strutturato in modo multidimensionale in quanto a tipologia di servizi, rendendolo uno strumento finalizzato a garantire a tutte le donne (e ai loro figli) lo stesso livello di servizi»Un sistema a rete, descritto come una ruota: «Un meccanismo composto da una quantità di ingranaggi, che operando insieme offrono alla donna, che ne è al centro, una protezione rafforzata e personalizzata. Cerchi e nodi (istituzioni, servizi, organismi relazionali) con ruoli e compiti specifici, referenti che comunicano permettendo una condivisione funzionale a tutela della donna».

Per la prima volta, evidenzia il sindaco Virginia, «Roma si dota di Linee guida che permettono la strutturazione della collaborazione tra i molteplici soggetti della rete, con obiettivo comune e prioritario di difesa e supporto  per le donne vittime di violenza. Un ulteriore e determinante passo in avanti perché nessuna si senta sola». Anche l’assessore a Persona, scuola e comunità solidale Veronica Mammì esprime soddisfazione per questo «strumento ulteriore offerto a chi ogni giorno lavora per la tutela delle donne, e quindi alle donne stesse. La sinergia di una rete funzionale – aggiunge – è garanzia ulteriore di una protezione completa e di un percorso di riscatto a cui ciascuna ha diritto». Lo scopo, le fa eco Lorenza Fruci, delegata del sindaco alle Politiche di genere, è «mettere al centro la donna. Ogni violenza – aggiunge – ha una storia diversa e solo una strutturata rete di servizi sul territorio può dare una risposta concreta ai bisogni delle vittime di violenza e alle numerose e differenti richieste di aiuto che ci arrivano dalle donne. Le professionalità e i servizi ci sono – conclude -, era importante e doveroso collegarli per garantire un supporto completo alla lotta contro la violenza maschile».

28 luglio 2020